Madonna assunta

dipinto, 1637-1638

L'Assunta su nubi, a figura intera, con due angioletti in basso che la sostengono. Teste di cherubini occhieggiano tra nubi. Sfondo giallo dorato

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 238 cm
    Larghezza: 118 cm
  • ATTRIBUZIONI Sirani Giovanni Andrea (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
  • INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di una copia, quasi fedele, di una delle redazioni dell'"Assunta" licenziate da Guido Reni nel corso della sua carriera. A lungo considerata discendente dalla tela collocata sull'altare maggiore della parrocchiale di Castelfranco Emilia (databile al 1627) o debitrice della "Madonna Assunta" di Reni già nella Chiesa della Confraternita di S. Maria degli Angeli a Spilamberto e oggi a Monaco, Alte Pinakothek, più tarda (da ritenersi eseguita intorno al 1637-38) l'Assunta del S. Carlo è in realtà una copia di una versione meno nota, conservata nel Musée des Beaux-Arts di Lione. Quest'ultima, ritenuta a lungo opera non del maestro ma dell'allievo Giovan Francesco Gessi, è invece un autografo reniano commissionato nel 1637 per la chiesa degli oratoriani di Perugia, alla quale fu consegnata nel 1638. Da ciò si consegue che il pittore della copia oggi a Modena, pittore di buona qualità e sicuramente da cercare nella stretta cerchia di Guido Reni, copiò l'originale in bottega prima che la tela partisse per Perugia: se l'individuazione della matrice è corretta da questa discende in modo altrettanto certo la datazione della copia. Diversa la vicenda dell'altra Assunta di Reni oggi a Monaco, ritenuta possibile matrice del dipinto in esame per altre vicende: il dipinto di Reni rimase sull'altare di Spilamberto solo vent'anni, fu poi rimosso, più volte copiato da Paolo Gherardi e probabilmente da altri artisti fra i quali, forse, il Sirani, e infine posto in vendita a Bologna nel 1662. Qui lo videro gli emissari della corte estense che ne proposero l'acquisto alla reggente estense, Laura Martinozzi, la quale rifiutò (Venturi 1883 pp. 276-277, Soli 1930 p. 53). Il dipinto oggi nelle collezioni del Collegio, probabilmente di mano di Giovanni Andrea Sirani, fu donato alla Congregazione nel 1837 dal duca Francesco IV e collocato sull'altare della cappella della sede estiva di Braida, dove si trovava ancora all'inizio del Novecento (Benati-Peruzzi 1991, p. 200)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438726
  • NUMERO D'INVENTARIO 0226
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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