Ritratto del Cardinale Guido Calcagnini

dipinto, post 1776 - post 1776
Azzi Giuseppe (notizie Ii Metà Xviii Secolo)
notizie II metà XVIII secolo

Ritratto di cardinale in piedi in abito talare rosso con papalina. Nella mano destra tiene una lettera con iscrizione, mentre la sinistra si poggia sull'angolo di un tavolino posto a destra, su cui sono disposti anche una campanella e un calamaio con penna. Sullo sfondo si intravede una parete e una tenda rossa. dipinto ovale, olio su tela, con cornice di legno dipinta. Parte della scritta sul foglio è illeggibile

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 126 cm
    Larghezza: 93 cm
  • ATTRIBUZIONI Azzi Giuseppe (notizie Ii Metà Xviii Secolo): ESECUZIONE
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
  • INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Guido Calcagnini nacque a Ferrara il 25 settembre del 1725 dal marchese Cesare e da Caterina Obizzi. Entrato al collegio S. Carlo di Modena nel 1737, compì regolarmente i suoi studi e in seguito si trasferì a Roma. Qui, presso l'Archiginnasio della Sapienza, nel maggio del 1747 si laureò in teologia e "in utroque iure". Si stabilì a Roma e seguì la carriera curiale ricoprendo numerose cariche, fra le quali ricordiamo quelle di ponente delle congregazioni del Buon Governo e dell'immunità ecclesiastica, di votante della Segnatura di giustizia, di relatore sulle relazioni "ad limina" nella neoistituita Congregazione "super statu ecclesiarum", di avvocato concistoriale e referendario delle due Segnature. Nel 1764, poiché Clemente XIII intendeva nominarlo nunzio presso il re di Napoli, nel giro di pochi giorni fu promosso al suddiaconato, al diaconato e fu ordinato sacerdote. Nel febbraio 1765 fu provvisto dell'arcivescovado di Tarso "in partibus infidelium". Nominato nunzio nel marzo successivo, egli raggiunse Napoli e restò in carica per circa un decennio. Di ritorno a Roma esercitò per qualche tempo le funzioni di maestro di camera, finché nel 1776 Pio VI lo insignì della sacra porpora, nominandolo al tempo stesso vescovo della diocesi di Osimo e Cingoli, dove morì, dopo 11 anni di episcopato, il 27 agosto del 1807. Di lui ci restano una "Dissertazione sulla patria potestà", edita in Roma nel 1728, e una "Epistola al Clero e al popolo della sua diocesi". Vincenzo Monti compose alcuni versi in occasione della nomina a cardinale di Guido Calcagnini. Per quanto attiene al dipinto, l'iscrizione presente sul foglio che il cardinale tiene in mano è oggi parzialmente illeggibile; fu Ragghianti ad identificare il soggetto ritratto con il cardinale Calcagnini (scheda Soprintendenza). L'identità del ritrattato è confermata dal confronto con una incisione di Antonio Capellan (Bildarchiv Austria. Die Bildplattform der Österreichischen Nationalbibliothek). Il pittore, Giuseppe Azzi, fu incluso dal Cittadella nel suo catalogo dei pittori ferraresi e descritto insieme ad Antonio Bassi con parole di pochissimo riguardo, identificati entrambi come pittori capaci unicamente di dipingere per trarre guadagno, meccanicamente, e in modo particolare di Azzi, che pure teneva bottega aperta "ciarlando a bizeffe di tutto, e tutti ascoltando" vi dipingeva "col suo disperatissimo pennello ogni sorta di roba; ma specialmente ritratti". Il viaggio a Roma gli aveva dato conoscenze e lustro sufficienti per sopperire, secondo quanto racconta sempre il Cittadella, alla sua mancanza di talento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438669
  • NUMERO D'INVENTARIO 0217
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI sul foglio - Per/ Giuseppe Azzi/ ferrarese - corsivo - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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