Ritratto di Adelmo Antonio Petacci o Petazzi

dipinto, 1691 - post 1691

Ritratto di uomo a mezza figura con parrucca grigia con boccoli che ricadono sulle spalle. Indossa un'armatura militare e un'ampia fusciacca rossa che gli avvolge la spalla sinistra, con la mano destra afferra uno dei lembi del mantello e lo appoggia sul fianco. Sui fianchi porta una cintura di cuoio per appendere la spada. Nella mano sinistra regge una chiave dorata. Sulla destra, accanto al personaggio, è presente un cane scuro con collare al collo. In cornice originale

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 133 cm
    Larghezza: 91 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio S. Carlo
  • INDIRIZZO Via S. Carlo, 5, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Appartenente ad una delle poche famiglie triestine che vantano titolo nobiliare imperiale trasmissibile anche alle eredi femmine, Adelmo Antonio Petazzi nacque a Trieste negli anni Ottanta del Seicento e studiò nel collegio S. Carlo di Modena. Qui si legò soprattutto a un maestro ritenuto pericoloso, il docente di filosofia Nicolò Giurati, che si muoveva in odore d’eresia criticando apertamente la Chiesa e passando ai suoi studenti scritti e libri ritenuti non ortodossi o proibiti. Verrà messo alla porta nel 1693. Nonostante questo avvio turbolento, Adelmo Antonio, tornato a casa nel 1694, divenne presto uomo di fiducia di Carlo VI d’Asburgo. Questi a partire dal 1709 lo volle Capitano di due porti sull’Adriatico, Fiume e Buccari: due snodi nevralgici per i commerci austriaci a capo dei quali bisognava porre una figura forte e preparata, un magistrato in grado di amministrarne ogni aspetto, dalla finanza alla giustizia pubblica. Adelmo Antonio era del resto erede di una famiglia da sempre di stanza sul confine fra il territorio triestino e la Croazia, la quale contava numerosi membri fra l’esercito. Nel 1717 sappiamo infatti che manda, insieme al conte Ludovico Coronini, al generale comandante di Carlstadt Giuseppe Rabatta, dei rapporti in tema di esecuzione dei beni di un conte per debiti, ad ulteriore testimonianza del fatto che Petazzi si occupava in generale del governo delle città di confine e di costa e non solo della loro gestione dal punto di vista militare. Negli anni fu aggiunta alla sua gestione anche la città di Tersatto. Le sue doti di amministratore lo resero gradito agli Asburgo per molti anni, al punto che dal 1725 risultò anche iscritto nell’Albo dei Consiglieri della città di Trieste, carica che terrà fino alla morte, nel 1733. Il Capitano aveva le chiavi della città, mostrate con orgoglio dal Petazzi nel ritratto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438632
  • NUMERO D'INVENTARIO 0169
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • ISCRIZIONI tutto intorno - ADEL(M).US ANT.US S.R.I. CO. PETAZI S.C.M.CUBICUL.US ET SUP.US CAPIT.US BONOR IN CROATICO MARITIMOR.M FISCAL IN BUCCARI ANNO 1691 - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1691 - post 1691

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE