ancona - bottega modenese (sec. XVII)

ancona, 1670 - post 1670

L'ancona è costituita da marmi diversi: nembro, ardesia, rosso di Verona, macchia vecchia, bianco di Carrara, zandobbio. La base è in marmo bronzetto con zoccolo in rosso di Verona, tagliata al centro per l'inserimento dell'altare. L'alzata ha struttura in bianco di Carrara con specchiature in macchia vecchia, al di sopra dei dadi dell'alzata si alzano due colonne in marmo macchia vecchia affiancate da due lesene, il tutto culmina con capitelli corinzi realizzati a stucco. Al centro una cornice in rosso di Verona inquadra la pala centinata. Il timpano spezzato inquadra una cimasa con un riquadro di ardesia con iscrizione, contornato da una cornice di bianco di Carrara e da due lesene di marmo bronzetto e nero marquina vicentino

  • OGGETTO ancona
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara
    stucco/ modellatura
    ARDESIA
    marmo rosso di Verona
  • MISURE Profondità: 112 cm
    Altezza: 850 cm
    Larghezza: 580 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Modenese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Carlo
  • INDIRIZZO via S. Carlo, 7, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE E' una delle due "cappelle grandi" della chiesa di San Carlo e costituisce un pendant insieme all'altra, a destra, dedicata all'Assunzione della Madonna, alla quale si riferisce in modo esplicito. L'altare dello Sposalizio della Vergine fu eretto per volere di Gian Pietro Brizzi a partire dal 1670, due soli anni dopo la stipula del contratto per l'altare di fronte. Entrambe le cappelle costituirono una sorta di chiesa nella chiesa, in quanto spazi privilegiati per la Congregazione della Beata Vergine e di San Carlo - congregazione che non aveva un suo oratorio proprio in Collegio e che si dovette ricavare spazi di celebrazione e coesione all'interno della chiesa stessa. La disposizione dei banchi disegnata nella "Pianta della chiesa di San Carlo" del 1780 (Vandelli in Benati-Peruzzi 1991, p. 98) evidenzia proprio questa struttura; si veda la scheda relativa agli antichi banchi da chiesa. Le quattro tribune divengono così altrettante cantorie ad uso della Congregazione. Sotto il quadro grande con lo Sposalizio della Vergine un tempo era collocato un sottoquadro ovale rappresentante "Santa Rosalia nell'Eremo", opera del Fantaguzzi (Sossaj 1848 p. 131), poi disperso. Di questo dipinto rimane un'incisione di B. Eredi (Modena, Biblioteca L. Poletti). Al suo posto fu poi collocato, per un certo tempo, un dipinto raffigurante il "Transito di S. Giuseppe", ma non è possibile stabilire con certezza se si trattasse dello stesso sottoquadro spostato dalla cappella del Crocifisso o di un altro; in ogni caso non ci sono notizie sufficienti per una sua identificazione sicura
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438503
  • NUMERO D'INVENTARIO 0019
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI nella cartella - PRO/ HUMANIS/ HUMILIANTUM/ DIVINA/ ET IN DIVINIS/ SUB LEVANTUR/ HUMANA - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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