confessionale, serie di Adami Giovan Pietro (attribuito) (sec. XVII)
confessionale,
1661 - post 1661
Postazioni per i penitenti aperte; affiancate da due orecchie decorate a rilievo; fronte mosso da lesene scanalate e baccellate che sostengono un timpano spezzato con al centro un fastigio culminante in una croce; ai lati della croce, sopra due bassi plinti, due vasi; al centro del fastigio ciascun confessionale è ornato da un rilievo differente
- OGGETTO confessionale
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MISURE
Profondità: 89 cm
Altezza: 362 cm
Larghezza: 236 cm
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ATTRIBUZIONI
Adami Giovan Pietro (attribuito): ESECUZIONE
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Carlo
- INDIRIZZO via S. Carlo, 7, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I quattro confessionali furono a lungo creduti di commissione del nobile modenese Giovanni Paolo Brizzi. In realtà al Brizzi si deve l'istituzione, per testamento, delle figure di quattro confessori stipendiati che dovevano presiedere costantemente in chiesa all'ufficio della penitenza: a questo scopo lasciò una somma cospicua. Dallamano nella cronaca manoscritta conservata nell'archivio del Collegio indica invece in Francesco Bianchi, uno dei sacerdoti confessori, il committente dei confessionali che egli pagò a sue spese. In realtà altrove si specifica meglio: “Li confessionari di noce che al presente son in Chiesa furono fatti fare 1 dal sig. d. Biaggio Leporini, 1 dal sig. d. Francesco Bianchi uno dal sig. Luca Ugoletti e fu il quadro [quarto]” ma a questo punto il foglio termina e non è conservata la sua continuazione (AsFSC, 23.5, cassetta 1, Recapiti di spese 1609-1700, c. non num.). Le carte del collegio dicono che il Bianchi morì a 81 anni nel 1720: è possibile che la commissione risalga dunque agli anni Settanta-Ottanta del Seicento, come conferma anche la lettura stilistica. L’archivio della Fondazione conserva una nota di pagamento per accomodamento di un confessionale datata 1684: non esiste alcun riferimento ad altri confessionali precedenti e si può ipotizzare che si tratti già degli oggetti in esame. Pur non essendo supportata da documentazione sicura è ipotesi percorribile l'assegnazione anche di questo lavoro d'ebanisteria, realizzato in legno massello, al falegname Giovan Pietro Adami. Ciascun confessionale era destinato ad un sacerdote; probabilmente a questo si riferiscono i differenti stemmi presenti nelle cartelle in alto. Brizzi dotò la chiesa con un lascito molto consistente: si devono alla sua volontà, oltre all'istituzione dei confessori, l'arredo dell'altare dello Sposalizio della Vergine (1670) e quello dell'altare del Crocifisso
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800438483
- NUMERO D'INVENTARIO 0009
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Fondazione Collegio San Carlo
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- STEMMI in alto al centro (invv. 0009 e 0085) - religioso - Stemma - 2 - giglio e palma intrecciati
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0