San Carlo Borromeo comunica gli appestati. San Carlo Borromeo comunica gli appestati
disegno,
ca 1670 - ca 1670
Caula Sigismondo (1637/ 1694)
1637/ 1694
Il Santo posto al centro somministra l'eucarestia ad un gruppo di appestati, in una vasta ambientazione architettonica; ai lati altri gruppi di figure colte in vari atteggiamenti. In alto due anime portate in gloria da angeli
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ penna/ acquerellatura/ matita
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ATTRIBUZIONI
Caula Sigismondo (1637/ 1694)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
- INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne data). "Il foglio, entrato solo nel 1920 nelle raccolte della Galleria, sotto il nome del Caula, è stato segnalato dalla Lugli (1980). Il Caula, comprimario dello Stringa nel ruolo di pittore presso la corte estense, è autore di affreschi e decorazioni per chiese e confraternite della città ducale; si educa nel cantiere tenuto da Jean Boulanger nella Delizia di Sassuolo e sceglie poi di completare la sua formazione recandosi a Venezia (intorno al 1667-70, dove la sua attenzione è rivolta ai pittori contemporanei (ad esempio lo Zanchi), ma soprattutto a quelli del secolo precedente, in particolare Veronese e Tintoretto; questa predilezione pare rispecchire una tendenza del gusto collezionistico di corte (grazie ad Alfonso IV e al suo consigliere Marco Boschini) verso la pittura veneta. Costituisce una efficacissima prova, al suo ritorno in patria, il grande dipinto con 'San Carlo Borromeo che visita gli appestati' eseguito per la chiesa di San Carlo a Modena, dove l'atto caritatevole del Santo milanese è ambientato entro un vasto fondale architettonico che richiama immediatamente il Veronese. Un bozzetto preparatorio è conservato presso la Galleria Estense, un altro bozzetto con il 'Miracolo di S. Ambrogio' (Modena, Galleria Estense), è stato considerato come una probabile scelta tematica offerta al committente, a cui è seguita la realizzazione soltanto della prima delle due scene, quella appunto con S. Carlo. Alle due opere, concepite a pendant e impaginate con un fondale teatrale entro il quale si muovono, accanto alla scena principale, gruppi di figure possono essere collegati alcuni disegni (Lugli 1980, p. 73, nota n. 27). In particolare la Galleria Estense custodisce un 'S. Rocco e altre figure' (inv. 801), che ricorda i personaggi di secondo piano, nel bozetto con un 'Miracolo di S. Ambrogio' (Lugli, in Disegni della Galleria Estense di Modena, Modena 1989, p. 252-253)
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437384
- NUMERO D'INVENTARIO 8102
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul 'verso' - ''Sigismondo Caula di Modena 'La peste di S. Carlo Borromeo', disegno pel quadro della chiesa di S. Carlo in Modena (quadro di cui esiste il bozzetto [?] nella Galleria Estense ) donato alla Galleria Estense dietro mia preghiera dal dott. Giacomo de Nicola Direttore del Museo Nazionale al Bargello in Firenze, 23 ottobre 1920 Giulio Bariola - a matita - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0