Studio di nudo virile seduto. figura maschile seduta

disegno, post 1750 - ante 1770

Figura maschile seduta sopra un masso, con il busto girato verso sinistra. Un piede poggia aterra mentre la gamba destra è piegata. Le braccia sono appoggiate sul masso

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta colorata/ matita
  • MISURE Altezza: 406 mm
    Larghezza: 276 mm
  • ATTRIBUZIONI Gandolfi Ubaldo (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Faccini Pietro
    Stringa Francesco
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne data). "Nell'inventario del 1956 il disegno è attribuito a Pietro Faccini; in una nota in margine al cartoncino di supporto si ricorda anche una vecchia attribuzione a Bartolomeo Stringa. Lo stile del foglio permette di collocarlo nel pieno Settecento e di restituirlo ad Ubaldo Gandolfi, cui sono propri i contorni con interruzioni accentuate, la modellazione sottile e realistica della fisionomia, il largo tratteggio a segnare l'ombra, lo sfondo semplificato e spoglio. Ubaldo fu "il miglior disegnatore che a nostri giorni avesse l'Italia, espressione per ventura non esagerata se all'intelligenza si riguarda ond'egli esprimeva l'Ignudo, mercé la cognizione della pittoresca Anatomia e alla facilità, ed al gusto di macchia con la quale era solito eseguirlo" (J. A. Calvi, 'Succinte Notizie dei due celebri professori di pittura Ubaldo e Gaetano Gandolfi' [...], ms., cons. a Vienna 1802, c. 2). Lo dimostrano appunto i molti suoi disegni d'accademia, a cui questo foglio è da aggiungere, i celebri studi di nudo che uscirono dalle aule clementine. Ubaldo frequentò l'Accademia Clementina di Bologna a partire dal 1746, anno in cui vinse il Premio Fiori di figura; il premio era destinato a studenti che si fossero particolarmente distinti sia per merito che per assiduità; era quindi detto premio di "frequenza". Le prove di figura consistevano in disegni di nudo. L'educazione in Accademia gli fa impartita dapprima da Felice Torelli, che morì quando Ubaldo aveva trent'anni; quindi da Ercole Graziani; infine dal plastico e anatomista Ercole Lelli (C. Volpe, in 'L'arte del Settecento emiliano. I dipinti. L'accademia Clementina', Bologna, Alfa ed., 1979, pp. 92-98; D.Biagi Maino, 'Ubaldo Gandolfi', Torino, Allemandi 1990, pp. 20-24). Concordemente i suoi biografi ricordano l'assiduità del Gandolfi, il suo rigore nell'esercitarsi dal naturale: "Non solo da scolaro, ma anche da maestro frequentò lo studio del nudo, anziciò fece fin all'ultimo anno di vita" (D. Piò, in Atti dell'Accademia Clementina, ms., t. II, c. 372, Bologna, Accademia di Belle Arti 1781). Considerando la vastità della sua produzione di nudi, risulta difficile collocare cronologicamente questo foglio: si può comunque osservare che il pittore, solito contornare le forme, fino agli inizi degli anni settanta, con un segno nitido ma spezzato non continuo, e a ricorrere ad un sempre più morbido uso del carboncino, cui talvolta è dato risalto da luminosi tratti di gessetto bianco, col procedere della ricerca rivolge l'attenzione all'indagine degli effetti del lume vibratile". Il disegno è a matita rossa su carta beige. Sul cartone in basso etichetta azzurra cancellata con una riga 'Facini Pietro', sotto etichetta rettangolare '1229. Sulla cartellina 'Gandolfi (antiche att. Faccini e Stringa)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437360
  • NUMERO D'INVENTARIO 1229
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul 'verso' - '117' - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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