Ritratto di putto. putto

disegno, post 1650 - ante 1661

Un bambino ritratto di fronte fino alle spalle, con gli occhi che guardano lo spettatore ('recto'; quadrettatura ('verso')

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita
  • MISURE Altezza: 142 mm
    Larghezza: 125 mm
  • ATTRIBUZIONI Torri Flaminio (1620/ 1661)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne data). "Come ricorda il Venturi ('La Regia Galleria Estense', ed. Panini, Modena 1989, p. 182, tav. 57 p. 275) il disegno apparteneva alla collezione di Alfonso IV ('Inventario di Don Giovanni Donzi', Modena, Archivio di Stato, 1668). E' assegnato a Flaminio Torre; il putto è simile a quello nel disegno dal titolo 'La Visione di santino da Padova' (Windsor Castle, Royal Library, inv. 3373). Il Torre fu allievo dapprima di Giacomo Cavedoni, poi di Simone Cantarini. Alla morte di questi (1648), ne ereditò la bottega. Le sue prime prove si pongono sulla strada indicata da Simone, accentuandone la dialettica tra idealismo remano e tensione emotiva e sensuale. Già nel 1658 è a Modena, al servizio di Alfonso I per il quale esercita le funzioni di Soprintendente alla Galleria Estense. Questa carica, che comportava anche l'esecuzione di copie dai dipinti trasportati in Galleria, e la conoscenza del Preti, che aveva lavorato a Modena (1635-36), orientano la sua ultima attività verso un naturalismo più corposo, non tuttavia in senso neo-carraccesco. Nei disegni, fragili e insieme nervosi nel modo di replicare il segno, il debito di Torre nei confronti di Cantarini e ancora più evidente che nei dipinti: nel segno morbido, nell'utilizzo per l'ombreggiatura di tratti incrociati e diagonali e dello sfumato. L'uso della matita rossa, appreso probabilmente dal suo maestro Simone Cantarini, torna frequentemente nella produzione disegnativa del Torre, come dimostrano i numerosi fogli conservati presso le Collezioni Reali inglesi (O. Kurz, 'Bolognese Drawings of the XXVII & XVIII centurie the Collection of Her Majesty the Queen at Windsor Castle', Bologna 1988, pp. 139-141, nn.543- 557). Anche in questi disegni l'ombra, costruita con morbidi tratti paralleli di matita costituisce l'equivalente grafico del robusto "macchiato" tipico dei dipinti". Il disegno è a matita rossa sul ('recto') e a matita nera ('verso'). Sul 'verso' etichetta 'Consegna 1925 inv. 1228)'. Così lo descrive il Castellani Tarabini: 'Piccola testa di un putto a lapis rosso' (1854, p. 171)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437359
  • NUMERO D'INVENTARIO 1228
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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