Studio per una testa di donna velata ('recto'); schizzo di piedi ('verso'). testa di donna

disegno, (?) 1650 - (?) 1674

Testa di donna velata, gli occhi sono abbassati, le labbra schiuse

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita/ gessetto
  • MISURE Altezza: 150 mm
    Larghezza: 125 mm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bolognese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Simone Cantarini
    Guido Reni
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne data). "Simone Cantarini, rispetto alla brevità della sua camera, ha lasciato un 'corpus' grafico di notevoli proporzioni, soprattutto composto di schizzi a penna o a matita rossa. Se si ricercano connessioni tra i dipinti, le acqueforti e i disegni, si può constatare che sono relativamente rare le concordanze con altre opere (A. Emiliani, 'Simone Cantarini: opera grafica', in 'Arte Antica e Moderna', n.8, 1959, p. 33): questo sembra indicare che egli considerasse il disegno un autonomo mezzo di espressione artistica. Esso serviva tanto a fissare le idee compositive intorno a un tema quanto a raccogliere esperienze e studi della natura; ma il disegno su modello, nel caso di Cantarini, non diviene mai studio accademico. La molteplicità tematica si accompagna al variare del linguaggio: il repertorio creativo formale va dalla realizzazione di forme chiuse, delimitate con esattezza dai vigorosi contorni, fino al disegno di forme aperte costituite da linee sciolte, brevi o ripetute circolarmente. La luminosità e la grande libertà di segno dei suoi fogli anticipano la maniera rappresentativa tipica del Settecento: è sintomatico che certi suoi disegni siano stati attribuiti a Donato Creti. Malvasia considerava Cantarini il disegnatore più interessante incontrato dopo i tempi del Parmigianino (C. C. Malvasia, Felsina Pittrice, ed a cura di G. Zanotti, Bologna 1841, II, 382). L'esecuzione tecnica e la grafìa di questo foglio si prestano a calzanti confronti con 'Testa di ragazzo' a sanguigna di Budapest (inv. n.2288) e 'Testa di giovane' a matita rossa della Pinacoteca di Brera (A. Emiliani, 'Disegni del Seicento emiliano nella pinacoteca dì Brera', Milano 1959, n.22 ; M. Mancigotti, 'Simone Cantarini detto il Pesarese', Milano 1975, tav. XXX). In tutti e tré i disegni è importante la luce, ma in questo foglio essa assume forse una funzione ancor più significativa nella modellatura: tra le corte linee, i capelli, il volto, le pieghe del manto, si colmano di una luminosità che crea lo spazio arioso intorno alla figura. Lo spunto per gli studi di testa del Cantarmi viene ovviamente dalle opere dello stesso genere di Reni, a cui il foglio, come al Guercino, era stato in precedenza attribuito. Relativamente pochi dei suoi disegni conservati sono collegabili con i suoi dipinti, e un gran numero sembra disegnato dal vivo. Questo disegno potrebbe però essere uno studio per 'La Vergine nella Sacra Famiglia' (Roma, Galleria Pallavicini), anche se qui l'espressione è molto più dura ed il manto è sistemato diversamente, non passando sotto al collo". Il disegno è a matita rossa su carta acquerellata in grigio, tocchi di gessetto bianco. Sul 'verso' etichetta 'Inv. n. 1145'. All'interno del passe-partout 'Già attribuito a Guido Reni e al Guercino ora al Cantarini'. Il foglio ha tangenze stilistiche con quelle di Simone Cantarini, ma il segno risulta essere più vigoroso e pesante, rispetto a quello del Pesarese; questo tipo di tratto è vicino a quelllo di un allievo del Cantarini, Lorenzo Pasinelli. Nella raccolta estense c'è un altro disegno attribuito al Pasinelli 'Testa di vecchio di profilo' (n. 805, scheda n. 31)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437338
  • NUMERO D'INVENTARIO 1145
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul 'verso' al centro - '1145' - numeri arabi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - (?) 1650 - (?) 1674

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE