Eolo. Eolo custode dei venti

disegno preparatorio, post 1592 - ante 1592

Nudo virile visto da sotto in sù con barba e corona in capo, seduto sopra una nube; nella mano destra impugna uno scettro

  • OGGETTO disegno preparatorio
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita
  • ATTRIBUZIONI Carracci Agostino (1557/ 1602)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne data). "II foglio è inventariato come copia da Agostino Carracci. Può essere forse considerata una copia di uno degli ovali che ornavano i soffitti lignei di Palazzo dei Diamanti a Ferrara. A questi collaborarono negli ultimi decenni del Cinquecento vari artisti, fra i quali si annoverano, oltre ai Carracci, lo Scarsellino, il Venturini, Cavazzoni e altri. Nel 1598, dopo non facile questione, gli Estensi, ritiratisi a Modena nel 1595 in seguito alla devoluzione di Ferrara, riuscirono a recuperare parte di quei dipinti, conservati oggi nella Galleria Estense. Di quelli salvati, spetta sicuramente ad Agostino Carracci il Fiutone, mentre non è presente Giove qui ritratto. Sono gli anni di Palazzo Magnani, quelli in cui si avverte più forte in Agostino l'eco della pittura veneta, in particolare veronesiana, la cui conoscenza gli era stata rinnovata dal recente soggiorno veneziano (1588-89). Non si esclude che il foglio, che si distingue per la 'naturalezza' del disegno e la solida anatomia delle gambe, sia una copia da una incisione per il tipico segno incrociato dell'ombreggiatura. Il disegno di Agostino preparatorio per il Tritone è conservato a Windsor (inv. 2364 , D. Mahon, 'Mostra dei Carracci. I disegni', Bologna 1963, n.52)". Il disegno è a matita rossa. Sulla cartellina 'Copia da Raffaello', scritta cancellata, sotto emiliano. Il foglio è da ritenersi di mano di Agostino Carracci. Nel catalogo dello studio del cardinale Paolo Coccapani (uno dei più importanti collezionisti del suo tempo), compilato nel 1640 e pubblicato dal marchese Giuseppe Campori, il disegno viene così descritto "Un Eolo di lapis veduto di sotto in su d'Agostino carraccia D. 1" (pubblicato in 'Disegni della Galleria Estense di Modena', a cura di Jadranka Bentini 1989, p. 38). Così invece lo descrive Castellani Tarabini "n.145-Giove di sotto in su a lapis rosso Carracci Annibale (1854, p. 154)". Come ricorda Daniele Benati "la visione dal basso e l'accenno ad un contorno ellittico nella parte superiore lo pongono in sicura relazione con gli ovali già nel Palazzo dei Diamanti (Ferrara). Per di più la presenza del vento che soffia sulla chioma della figura permette di qualificare la divinità, che ha il capo cinto da una corona, come Eolo, re dei venti" (Disegni emiliani del 600-700. Come nascono i dipinti, 1991, p. 28, tav. 63)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437332
  • NUMERO D'INVENTARIO 1131
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • ISCRIZIONI sul 'recto a sinistra - '75' - numeri arabi - a matita - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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