Baccanale di putti. Baccanale di putti

disegno post 1700 - ante 1724

La scena è dominata al centro da un grande carro trionfale trainato da due leoni. Sopra al carro un putto tiene con la mano destra una coppa e con la sinistra un bastone fiorito (?). Sopra alle due fiere due putti suonano la tromba, un altro sta appoggiando una scaletta. Intorno al carro sono raffigurati vari putti che danzano con tamburelli (in alto a destra) che si arrampicano sugli alberi, che bevono; in basso un putto sdraiato che dorme, più a sinistra due che lottano e sulla sinistra un satiro in piedi. Altri due satiri sono sdraiati sulla roccia in alto al centro

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta tinta/ carboncino/ gessetto
  • ATTRIBUZIONI Franceschini Marcantonio (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "Questo foglio si discosta dallo stile grafico riconosciuto di Marcantonio Franceschini per collocarsi in una fase sperimentale di schizzo veloce a carboncino. Si può confrontare con un disegno a penna acquarellato con inchiostro bruno conservato al Metropolitan Museum di New York e datato intorno al 1710-11 (inv. 61156; pubblicato da D. Benati, Disegni emiliani del Sei-Settecento. Come nascono i dipinti, Carimonte, A. Pizzi ed.,Milano 1991). Sono anni di attività intensissima per il Franceschini. Egli è conteso dai grandi collezionisti: le famiglie senatorie bolognesi, le autorità civili ed ecclesiastiche, i grandi ordini religiosi, i principi di Germania. Durante l'arco di tutta la sua attività rimangono evidenti nel Franceschini le tracce del lungo apprendistato e della decennale dipendenza dal maestro Cignani. E'soltanto intorno al 1680 che la sua pittura manifesta tracce di originale vigore, recuperando, attraverso l'insegnamento del Cignani, una più diretta aderenza al linguaggio classicistico del Domenichino e di Albani. In questo disegno i putti attestano ancora un'adesione sincera alla "rotondita" del Cignani; essi si ritrovano simili nelle scene pastorali della collezione Nigro di Genova (C. Volpe in 'Maestri della Pittura del Seicento emiliano', cat. mostra, Bologna 1959, pp. 179-187) e nelle 'Stagioni' della Pinacoteca di Bologna. Con lo stesso segno morbido e l'ombreggiatura in acquerello grigio i putti sono anche nel foglio della 'Morte di Adone' a Windsor Castle (O. Kurz, Bolognese drawings ai..., Londra 1955, p. 105) ed in quello con un soggetto simile ma in gesso rosso degli Uffizi. Diverse fonti affermano che Franceschini era solito fissare sulla carta i risultati di una fertile elaborazione immaginativa tramite l'esercizio quotidiano del disegno (cfr. G.Zanotti, Storia dell'Accademia Clementina, Bologna 1739, 1, pp. 219-248). L'anonimo autore della biografia manoscritta ricorda che il pittore "la sera per molte bore inventava le operationi che doveva intraprendere formandone li pensieri con prestezza (...). Formati li pensieri ne abbozzava il dissegno e dissegnate dal vero le parti lo perfezionava, dissegnandolo con lapis sfumato, o contornato a penna ombrata d'acquarella, o in carta tinta lumeggiata a chiaro scuro" ('Notizie su Marcantonio Franceschini' ..., sec. XVIII, Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna, ms. B6, c. 305 v).Egli formava i primi 'pensieri' velocemente, mettendo cioè in carta un rapido schizzo generale, quasi un groviglio di segni in cui leggere tuttavia la composizione d'insieme. Successivamente ricomponeva il tutto a costruire un contesto completo e definitivo della historia, spesso sostituendo la penna alla matita e aggiungendovi ombreggiature d'inchiostro acquarellato; oppure utilizzando carta colorata elaborava una sorta di bozzetto per via di lumeggiature a biacca applicate con il pennello. I suoi fogli finiti sono solitamente elaborati completamente definiti dal contornare di penna e dagli adombramenti di inchiostro acquarellato in grigio, tecnica tipica del pittore che esalta fortemente le ombre e i chiaroscuri atmosferici (D. C. Miller, 'An Album of Drawings by Marcantonio Franceschini in the Accademia Carrara at Bergamo', in 'Master Drawings', voi. XXI, n. 1.1983, pp. 20-32)". Il disegno è a carboncino, tocchi di gessetto bianco su carta preparata marrone
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437312
  • NUMERO D'INVENTARIO 1442
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul 'verso' in alto - 'Mar° [?] 120:10 - corsivo - a penna - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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