Studio per un Santo monaco in piedi. Santo monaco
disegno
post 1590 - ante 1599
Faccini Pietro (1575/ 1602)
1575/ 1602
Un monaco in piedi, visto di tre quarti; tiene la mano destra al petto e il braccio sinistro alzato. Ha il capo reclinato verso il basso
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ carboncino/ gessetto
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ATTRIBUZIONI
Faccini Pietro (1575/ 1602)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
- INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "Nel 1973 Ugo Ruggeri pubblicava un gruppo di disegni della Galleria Estense di Modena tra i quali figuravano diversi fogli giustamente rivendicati al Faccini. 0ltre ai tre frammenti (nn. 879, 88l, 1088) riferibili al bozzetto degli Uffizi ( inv. n. 19123 ) con l'Apparizione della Vergine a S. Caterina ( cfr. M. Di Giampaolo 'Un appunto su Pietro Faccini disegnatore'; in 'Bollettino d'Arte', VI, 2.1979, pp. 103-104) e uno Studio di testa (r.); Monaco a mezzo busto (v. ), n.739. Lo studioso proponeva due fogli con figure di monaci (rispettivamente: 'Monaco inginocchiato', n. 924; 'Monaco in piedi', n. 1031), che la tradizione invantariale già indicava come del pittore bolognese. Altri numeri possono aggiungersi al catalogo delle sue opere grafiche: alcuni nella stessa raccolta resi noti da Arcangeli (in, 'Mostra di disegni del Seicento Bolognese', cat. mostra, Bologna 1947, nn. 51-53 e dubitativamente nn. 55-56), altri più recentemente da Di Giampaolo (Pietro Faccini, in 'Disegni della Galleria Estense di Modena, Modena 1989, pp. 208-217). Il foglio in parola, 'monaco in piedi', costituisce un esempio tipico e non per questo meno straordinario dell'operare del Faccini sul finire del secolo: l'esecuzione è risolta in termini pittorici, intenso è il contrasto provocato dall'uso del carboncino per abbozzare con colpi sicuri le pieghe angolate della veste e della biacca che le rileva con forza ed estremo risalto. Se alcune declinazioni si sciolgono in chiave ludovichiana (non solo a livello tipologico o di inclinazione sentimentale), non meno rilevante per l'intenso chiaroscurare ad effetto è il retaggio della tradizione veneto-tintorettesca". Il disegno è a carboncino, tocchi di gesseto bianco (non si tratta di biacca come dice l'autore della scheda)
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437310
- NUMERO D'INVENTARIO 1031
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0