Apollo e le Muse. Apollo e le muse
disegno
post 1750 - ante 1774
Pedrini Filippo (attribuito)
1763/ 1856
Al centro della scena in alto seduto su una nuvola Apollo con corona di alloro sul capo e la cetra in mano. Sotto in cerchio le Muse tra cui si riconoscono a destra la Poesia con la corona in mano, la Musica con il violino, il Teatro a sinistra con una maschera
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ matita
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ATTRIBUZIONI
Pedrini Filippo (attribuito)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
- INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "Figlio del pittore Domenico Pedrini "ultimo discepolo del Bigari e non felice imitatore dei Gandolfi" (S. Muzzi, Le chiese parrocchiali della diocesi di Bologna, VII, Bologna 1846, p. 744), dal 1778 si distinse come uno dei migliori allievi dell'Accademia Clementina di Bologna. Notato ben presto per la "vivacità" e il "buon gusto" del suo stile (Pitture..., Bologna 1782, p. 538), per oltre mezzo secolo fu uno dei più apprezzati 'figuristi' delle imprese decorative della città, dedicandosi anche a numerose opere di restauro. Fu aggregato all'Accademia Clementina nel 1790 e a quella Pontificia nel 1821. Se nelle prime opere il precedente gandolfiano, specie di Ubaldo, si articola in un accento più tenero e in una spazialità più vicina, in seguito l'artista si accosta maggiormente a Gaetano con il tono di un'eleganza più mondana; dal quale però si distingue nella trasparenza di un colore più timbrico e cangiante. Fra l'ultimo decennio del XVIII e l'inizio del XIX secolo il Pedrini, all'apice della sua fortuna, esegue una serie di importanti cicli decorativi nei palazzi aristocratici della città, profondendovi gli estremi aneliti di un rococò fiorito e cromaticamente assai vivace in rapporto con la cultura veneta contemporanea. Il disegno si distingue per la grazia delle figure, la delicata agilità del segno, la rarefatta impressione atmosferica. E' probabile che si tratti di una variante per il soffitto del grande salone di palazzo Hercolani con Apollo e le Ore, compiuto nel 1798 come risulta dalla data appostavi dall'ornatista Flaminio Minozzi". Il foglio è matita rossa. Sul controfondo in basso al centro etichetta rettangolare '967'. Sulla cartellina 'G. Pedrini'. Così il Castellani Tarabini descrive il foglio nei suoi Cenni storici descrittivi [...]:"n. 78-Apollo colle Muse a lapis rosso Incerto"
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437280
- NUMERO D'INVENTARIO 1374
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul 'recto' in basso a destra - '35' - corsivo - a matita - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0