Studio per un figura di giovane nudo seduto ('recto'); Studio di testa dall'antico e studio di gambe con panneggio ('verso'). figura maschile seduta

disegno, (?) 1575 - (?) 1599

Un giovane uomo nudo seduto con il busto ruotato verso destra ('recto'); studio di panneggio e a destra testa di profilo dall'antico ('verso')

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta colorata/ carboncino/ matita
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bolognese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "Sigismondo Caula, pittore modenese, si forma nel cantiere tenuto da Boulanger nella Delizia estense di Sassuolo: è il luogo della sua formazione e delle sue prime prove nel momento in cui un gruppo di pittori giovani (Olivier Dauphin, Pietro Galluzzi da Urbino, Tommaso Costa e Sebastiano Sansoni) si accinge, sotto la guida del Boulanger, ad affrescare a pieno di colore e invenzioni gli appartamenti e la Galleria. Le oscillazioni di gusto della corte determinano l'area di orientamento a cui gli artisti si uniformano; non risulta sorprendente quindi che tra il 1667 e il 1670 Caula decida di rompere la naturale propensione per i maestri bolognesi e, in sintonia con la gran caccia ai pittori veneziani "antichi" che Francesco I e Alfonso IV da anni andavano facendo, decida di completare la sua formazione a Venezia (A. Lugli, 'Erudizione e pittura alla corte estense: il caso di Sigismondo Caula (1637-172a)', in 'Prospettiva', 21, aprile 1980, pp. 57-74; 'L'arte degli Estensi', a cura di A. Emiliani, Panini, Modena 1986, pp. 135-140). Il foglio potrebbe datarsi a questi anni; la posa della figura, con il busto in leggera torsione ed il braccio allungato, rivela una vicinanza particolare al 'San Giuseppe nello Sposalizio della Vergine', di Finale Emilia, Collegiata dei santi Filippo e Giacomo, dipinto nel 1673-'74 (A. Lugli, op.cit., tav.22). Il disegno, dai contorni ripassati e dalle ombre ottenute con il tratteggio diagonale parallelo e con un leggero sfumato del gesso, potrebbe essere un supporto accademico del dipinto, da cui si distanzia solo nella connotazione e nella posizione del volto. In Galleria è conservato un analogo studio di 'Nudo d'uomo dormiente' datato intorno al 1660 (inv.n. 901), pubblicato nel catalogo a cura di J. Bentini, 'I disegni della Galleria Estense di Modena', Panini, Modena 1989, p. 250". Il disegno è a carboncino o matita grassa su carta azzurra. Nell' Inventario dei disegni dell'Accademia di Belle Arti viene così descritto: "154-Studio di nudo a lapis nero copia di Agostino Carraccio" (pubblicato in J. Bentini 1989, p. 49). Non vedo elementi che possano avvalorare l'ipotesi che il disegno sia di Sigismondo Caula, nè ravvviso tangenze con lo stile del disegno n. 901/b. L'autore del foglio n. 937 dimostra una grande abilità nel rendere non solo l'anatomia del soggetto che pare di vera carne, ma anche la posizione del corpo nello spazio. Ci troviamo di fronte ad un artista che ha assimilato con grande perizia, da una lato la cultura bolognese e dall'altra la grande lezione dei maestri romani, primo fra tutti quella di Michelangelo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437272
  • NUMERO D'INVENTARIO 937
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • ISCRIZIONI sul 'recto' in alto a destra - '154'; si riferisce al numero dell' Inventario dei disegni dell'Accademia di Belle Arti (1811) - numeri arabi - a penna - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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