testa d'uomo con barba. testa d'uomo con barba

disegno, post 1600 - ante 1624

Testa maschile con barba e ricci capelli vista dall'alto; gli occhi sono rivolti verso lo spettatore, mentre la bocca è aperta in un grido di dolore. In mezzo alla fronte ha una grossa macchia (una ferita?)

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta colorata/ carboncino/ matita/ gessetto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bolognese
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Annibale Carracci
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "Tra questo foglio, attribuito nella vecchia schedatura ad Annibale Carracci, e un foglio conservato al Louvre di Guido Reni si rilevano interessanti similitudini oltre che di stile e tecnica anche di atteggiamento della figura (Inv. n. 8920; pubblicato in 'Le dessin a Bologne 1580-1620. La réforme des trois Carracci', cat. mostra a cura di C. Legrand, Louvre Parigi, 1994, p. 120); in entrambi i fogli è espressa grande potenza intcriore e grande espressività, è simile la contrazione dolorosa dei tratti e la bocca aperta in un grido represso. Questo disegno raffigura Golia nel momento stesso in cui viene colpito da Davide: un urlo di dolore e quasi di sorpresa si legge negli occhi estremamente espressivi che fissano lo spettatore. Il Reni ha affrontato questo soggetto in almeno due tele a noi note: 'Davide con la testa di Golia' del Museo del Louvre (comunemente datato intorno al 1605-06, in relazione alla Crocifissione di San Pietro) e Davide e Golia di collezione privata (datato 1607-08) (entrambi i dipinti sono pubblicati in Guido Reni, cat. mostra a cura di A. Emiliani, Bologna 1988, pp. 44, 48). Il disegno non sembra comunque avere relazioni dirette con i due dipinti. Si possono notare invece importanti analogie con il San Girolamo in preghiera conservato alla National Gallery di Londra (Guido Reni, cat. mostra a cura di A. Emiliani, Bologna 1988, p. 98): simile è la resa della bocca semiaperta in una smorfia di dolore, la peluria della barba e dei baffi e la fronte aggrottata solcata da rughe. Anche se i disegni (questo come quello del Louvre sopra citato, su cui le opinioni dei critici divergono quanto al soggetto e al riferimento ad un preciso dipinto) non sono esattamente legati a una pittura in particolare, essi non di meno corrispondono alla fase di ricerca del Reni in relazione alla necessità di rappresentare il dolore fisico nel momento dell'elaborazione di diverse committenze l'Apollo e Marsia del Museo des Augustins di Tolosa (1618-19), l'Ercole del Louvre (1617) e infine la seconda versione dello 'Apollo e Marsia' di Monaco. Il disegno è dimostrazione di una finissima osservazione di J. P. Mariette, cioè che gli studi preparatori scoprono nel "divino Guido", un pittore che "consulta costantemente la natura" (J. P. Mariette, 'Descripion sommaire des dessins des grands maistres d'Italie', Parigi, 1741, p. 76). Alla luce di questi elementi, ridiscuterei quindi la vecchia attribuzione ad Annibale Carracci in favore di Guido Reni". Il disegno è a carboncino, matita nera, tocchi di gessetto bianco su carta grigia. In basso al centro etichetta rettangolare '936'. Sul passe-partout in alto a destra a matita rossa 'An. Carracci', all'interno in basso a matita nera 'Attr. a Ann. Carracci'. Nell' Inventario dei disegni dell'Accademia di Belle Arti viene così descritto: "80-Testa d'uomo a lapis nero Incerto", (pubblicato in, J. Bentini 1989, p. 48)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437271
  • NUMERO D'INVENTARIO 1343
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • ISCRIZIONI sul 'recto' in basso a destra - '80'; si riferisce al numero dell' Inventario dei disegni dell'Accademia di Belle Arti (1811) - numeri arabi - a penna - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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