Studio per un Santo monaco inginocchiato. Santo monaco
disegno
post 1590 - ante 1599
Faccini Pietro (1575/ 1602)
1575/ 1602
Un monaco inginocchiato visto di tre quarti verso destra. Il braccio sinistro è sollevato verso l'alto e sembra impugnare un oggetto
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ carboncino/ gessetto/ matita
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ATTRIBUZIONI
Faccini Pietro (1575/ 1602)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
- INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata). "La fortuna di Pietro Faccini va ricercata nell'abbondantissima produzione grafica e specialmente nei disegni di nudo; i suoi fogli sono apprezzati fin dal loro primo apparire per la modernità e l'abilità raggiunte. Esercitò la professione di mercante fino al 1585 circa, quando entrò nella scuola dei Carracci dove subì fortemente l'influenza di Annibale; il suo stile si sviluppò parallelamente a quello dei Carracci e fu influenzato dal Correggio e da Barocci. Si distaccò ben presto dal suo maestro e formò in concorrenza, nel 1593, un'altra scuola. Pochi sono i quadri che ci sono rimasti, mentre copiosa è la sua produzione grafica in cui spesso è difficile distinguere la sua mano da quella dei Carracci per le incredìbili analogie.Questo foglio, reso noto dall'Arcangelì ('Mostra de disegni del Seicento bolognese', cat. mostra, Bologna 1947, nn. 51,53), costituisce un esempio tra i più straordinari del Faccini sul cadere del secolo. Tutto è risolto in chiave pittorica, attraverso i colpi di biacca che situano l'intera figura in uno spazio indeterminato. Lo stesso soggetto venne replicato più volte: 'San Francesco seduto' agli Uffizi (Ìnv. n. 6200 F), il 'Monaco inginocchiato visto di fronte' del Gabinetto Nazionale delle Stampe (Fondo Corsini, n. 125805 'recto') e ancora i 'Due monaci' dì Berlino (Staatliche Museen, inv. n. 79. D.35-5 'recto' e 'verso')". Il disegno è a carboncino con tocchi di gessetto bianco e tracce di matita nera su carta marrone. Sul 'recto' in basso a destra etichetta rettangolare '924'. Non mi pare di ravvisare rialzi di biacca. il disegno ha la tipologia dello studio dal modello ripreso dal vero; infatti il personaggio sembra appoggiarsi a un bastone, il quale non viene rappresentato, dato che probabilmente serviva al modello per mantenere a lungo la scomoda posizione. Nell' Inventario dei disegni dell'Accademia di Belle Arti viene così descritto: "87-Un Santo Monaco a lapis nero del Caula" (pubblicato in, J. Bentini, 1989, p. 48)
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437256
- NUMERO D'INVENTARIO 1331
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul recto in alto a destra - '87' - numeri arabi - a penna - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0