Studio per angeli custodi che conducono giovanetti. angelo custode

disegno (?) 1600 - (?) 1649

In primo piano c'è un bambino accompagnato da un angelo; dietro, un altro angelo indica una direzione ad un giovane o una giovane

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ tratto a penna/ matita
  • ATTRIBUZIONI Cantarini Simone Detto Pesarese, Scuola
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Documentazione archivio ufficio catalogo (scheda non firmata ne datata)." II confronto con i fogli di Simone Cantarini permette un'attribuzione pressoché certa di questo disegno. Lo stile del foglio, la tipologia delle teste, il modo di condurre la penna a tratti spezzati, richiama esempi ben noti del pittore come i due studi di Milano (Pinacoteca di Brera, inv.9488) e della Galleria dell'Aeeademia di Venezia inv.293, Di Giampaolo, 'Disegni emiliani. Galleria dell'Accademia di Venezia', Electa, Milano 1993). Inoltre la composizione ha lo stesso moto ascensionale che è presente anche nel disegno della coll. Horne (inv.n. 6213, C. Johnston, 'Mostra di disegni bolognesi dal XVI al XVIII secolo', Firenze 1973, n. 77), raffigurante 'Due figure femminili con cesto in testa e due mezze figure', nel 'recto', e 'Due studi per Lot e le figlie a mezzafìgura', nel 'verso'. L'attività disegnativa del Cantarini è "un processo cosciente e non casuale, espressione in sé compiuta e leggibile, non locuzione servile o propedeutica, ma risolutamente indipendente" (A. Emiliani, 'Simone Cantarini: opera grafica', in 'Arte Antica e Moderna', n.8, 1959, p. 33). Egli passa da un segno preciso, particolareggiato, depurato di ogni sbavatura nei disegni preparatori per incisione ad un segno disinvolto, stravagante e più ricco di immediatezza e fantasia. Le figure, dai volti estremamente delicati, sono appena accennate con un tratto sottile molto veloce. Le ombre sono create con lunghi tratti paralleli, diagonali. Dopo una prima formazione nella città natale, che lo induce a modi ispirati latamente al Barocci, Simone sul 1634 è a Bologna, dove entra a far parte della bottega di Guido Reni. Questo incontro si rivela decisivo per la definizione del suo stile squisitamente raffinato, che tende verso un lirico pittoricismo non alieno dagli esempi del Domenichino". Il disegno è a penna, acquerellature di inchiostro, tracce di matita nera su carta beige. Sul controfondo in basso al centro etichetta rettangolare '918'
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437255
  • NUMERO D'INVENTARIO 1325
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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