Sibilla e particolare (da Raffaello) e studio di panneggio. Sibilla Cumana

disegno, ca 1517 - ca 1517

Figura femminile con braccio sinistro destro alzato. A destra il particola re di una mano con panneggio e di un busto apnneggiato di profilo-

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ inchiostro
  • MISURE Altezza: 263 mm
    Larghezza: 136 mm
  • ATTRIBUZIONI Francucci Innocenzo Detto Innocenzo Da Imola (1490 Ca./ 1545): disegnatore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Pupini Biagio
    Incerto
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO viale Vittorio Emanuele, 95, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno è tracciato a penna e inchiostro marrone acquerellato con rialz i di biacca su carta beige. Catalogato come Biagio Pupini (Catellani Tara b ini 1854, p. 145, n. 52), nome peraltro riproposto in tempi recenti (Sam bo 1989), il disegno è stato identificato da Venturi (1882, p. 166, fig. 5 4) quale "copia di uno schizzo originale, forse perduto" di Raffaello per un a delle sibillle affrescate nel 1514 nella cappella Chigi in Santa Mari a d ella Pace a Roma. L'attribuzione del disegno a Innocenzo da Imola si d eve a Di Giampaolo (in Bentini 1989, p. 82, tav. XIV) che vi riconosce la tipi ca grafia dell'artista, studiata da Pouncey ("Drawings by Innocenzo d a Imo la", in "Master Drawings", VII, 1969, pp. 287-292), caratterizzata d a una tecnioca disegnativa raffinata e meticolosa condotta per mezzo del p ennell o e della biacca, il cui utilizzo è documentato in altri fogli (Fir enze, F ondazione Horne, inv. 5919; Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffiz i, inv. n. 14583; New York, The J. Getty Museum, inv. 85.GG.289). Questa c opia por ta a interrogarsi sulle circostanze che resero possibile il conta tto col s oggetto raffaellesco: l'asserzione di Venturi, secondo cui il di segno sare bbe copia di uno studio perduto di Raffaello, in mancanza di da ti più prec isi risulta difficile da confermare; sembra inoltre di poter e scludere l'u tilizzo da parte di Innocenzo di incisioni, viste le differen ze che emergo no dal confronto con la traduzione a stampa del soggetto raf faellesco prop osta da, peraltro in tempi più recenti, da Giovanni Antonio da Brescia (15 20-1525. Roma F.N. 467 [34183]; "Raphael invenit. Stampe da Raffaello nel le collezioni dell'Istituto Nazionale per la Grafica", c atalogo della mos tra a cura di G.Bernini Pezzini, S. Massari, S. Prosperi Valenti Rodinò, 1 985, p. 147, n. 2). Si sarebbe pertanto indotti a ipoti zzare un'esecuzione dell'opera direttamente "in loco", forse durante un vi aggio a Roma nel 15 17 al quale ne potrebbero essere seguiti altri. In man canza di sicuri appi gli documentari resta l'indiscutibile fascino che l'o pera di Raffaello dov ette esercitare su Innocenzo come pare confermare, p er esempio, l'affinità tra il gesto dell'angelo col dito indice alzato, ch e nell'affresco dell'U rbinate regge la tavola alla Sibilla, e l'Arcangelo Gabriele dell'Annuncia zione dipinta dall'artista imolese nel 1519 (Bolog na, chiesa di Santa Mari a dei Servi; Ferriani, in "La pittura bolognese d el '500", a cura di Fortu nati I, Bologna 1986, pp. 59-94). Rimane tuttavi a ancora da identificare l o studio del panneggio a destra: a differenza d i quello di sinistra e del centro, al momento non risulta ricollegabile co n certezza a nessuna opera del maestro, sembra piuttosto ricordare, benché in controparte e con una p rospettiva leggermente diversa, l'atteggiament o della figura del San Pietr o nella Pala Bonaccorsi dipinta da Francucci nel 1526 (Faenza, cattedrale) . Lontani dal voler affermare che la figura ne sia uno studio preliminare, si potrebbe altresì considerare il disegno come uno di quei fogli che l'a rtista teneva in bottega come modelli, pron ti per essere riadattati e util izzati (Uffizi, inv. n. 14583 F; Negro, in "Disegni emiliani del Rinascime nto", a cura di M. Di Giampaolo, Modena 1 989, n. 26). Si veda anche C. Ste fani in ""Storie dipinte. Nicolò dell'Ab ate e la pittura del Cinquecento t ra Modena e Fontainebleau", catalogo de lla mostra (Modena) a cura di s. Bé guin e F. Piccinini, Milano 2005, n.- 101) e la scheda di catalogo di Mari o Di Giampaolo (documentazione archiv io ufficio catalogo, scheda n. 150, a lbum n. 3)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800437099
  • NUMERO D'INVENTARIO 1120
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2010
  • ISCRIZIONI sul verso, in alto, sopra ad un foglietto di carta - "[scritta di difficile lettura]/Scuola Emiliana" - corsivo - a penna - italiano
  • STEMMI sul verso, in basso a sinistra - Marchio - marchio di Alfonso III (Lugt 112) - Cerchio con le iniziali "A""E" tra motivi decorativi e aquila reale sormon tata da una corona
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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