paliotto di Nave Federico (attribuito) (primo quarto sec. XVIII)

paliotto, 1700 - 1724

Il fondo in taffetas prodotto da ordito e trama di seta perla è ricoperto da una trama lanciata in lamina d'oro passata in tutti i colpi e legata in taffetas da ¼ dei fili d'ordito. Disegno a ricamo. Motivi ad alto rilievo in oro filato, cordoncino d'oro filato e in lamina d'oro ricamati a punto steso e fermati da legature in taffetas in seta gialla e oro filato. Un fregio d'oro, definito da racemi a voluta contrapposti e fioriti di rose, compone una cornice alta cm. 24 che corre lungo tre lati del paliotto. Al centro è una croce raggiata d'oro descritta da minute candelabre vegetali. Fondo perla a lumeggiature d'oro. Gallone a telaio in oro filato scandito da segmenti trasversali

  • OGGETTO paliotto
  • MATERIA E TECNICA filo dorato/ lavorazione a telaio
    filo d'oro/ ricamo
    oro lamellare/ trama lanciata
    seta/ taffetas/ laminatura/ ricamo
  • ATTRIBUZIONI Nave Federico (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria della Steccata
  • INDIRIZZO Strada Giuseppe Garibaldi, 5, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le affinità tra questo paliotto e quello analogo appartenente al parato solenne utilizzato per la festività di San Giorgio (cfr. scheda 00405808) sono dirette e palesi. Purtroppo però, al di fuori del riscontro di questo pezzo negli inventari settecenteschi della chiesa, non è stato recuperato alcun riferimento documentario relativo alla sua storia. Per il tipo di ricamo ad alto rilievo, tecnicamente uguale a quello del pallio di San Giorgio e con disegno molto simile, solo più semplificato nell'evoluzione dei racemi di maggior risalto scultoreo e nella varietà botanica qui attestata da rose, è naturale pensare che l'artefice sia stato lo stesso Federico Nave, che eseguì il parato di San Giorgio. L'ipotesi attributiva, non avvalorata da alcun riscontro storico, trova tuttavia sostegno oltre che nella forte somiglianza col pallio detto in un dato tecnico importante. Un ricamo di questo genere, classificato dal Saint Aubin nel suo trattato del 1770 come "broderie en ronde-bosse" (Maeder-Scheur 1983, p.10), richiedeva talento e perizia tecnica, doti proprie di ricamatori esperti del livello di Federico Nave. Come riferisce l'Aubin, il ricamo a tuttotondo da realizzarsi in oro poteva essere eseguito in due modi diversi, che venivano integrati e modificati secondo l'abilità e la fantasia del ricamatore. Il primo consisteva nell'applicare pezzi di stoffa bianca, precedentemente imbevuti d'acqua su di un modello eseguito da uno scultore. Li si ricopriva poi di carta impregnata di colla trasparente, quindi di taffetas gialli o bianchi intrisi di colla. Lasciato seccare il tutto, si tracciava il disegno del ricamo desiderato, poi lo si eseguiva. Il secondo metodo, quello sicuramente usato in questo pallio e in quello di San Giorgio, consisteva nel modellare in cartone il motivo da ricamare, nell'applicare il modello ottenuto su di una tela robusta e tesa e nel ricoprire il tutto con pezzi di taffetas impregnati di colla. Si ritagliavano le parti che componevano il modello, le si lasciavano seccare, quindi si procedeva ad eseguire su di esse il ricamo, infine le si ricongiungeva tra loro a cucito. Per realizzare le parti aggettanti dei motivi, per esempio tralci fioriti o pistilli di fiori, il ricamatore li realizzava prima in lamina d'oro, oro riccio o pailettes, quindi inseriva un sostegno in filo di ferro, avendo cura di nasconderlo sotto il ricamo (Ibidem pp.10-11). Una datazione possibile per questo paliotto potrebbe essere circoscritta tra gli inizi del secolo e il 1725, anno del primo riscontro inventariale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800405809
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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