paramento liturgico, insieme - manifattura parmense (?) (secc. XVII/ XVIII)

paramento liturgico, 1690 - ante 1728

Parato composto di una pianeta, un manipolo, un velo da calice e borsa per il corporale. Raso e taffetas ricamato a due dritti. Raso da 8 in seta viola e taffetas in seta verde. Il ricamo, uguale su entrambe le facce, è eseguito a punto pieno in oro filato e oro filato a fili doppi. Il disegno a motivi fitomorfi segue la forma del parato sviluppandosi in eleganti girali e tralci ondulanti che recano fiori, foglie, bacche di specie varie. I bordi perimetrali, così come le partiture interne della pianeta, sono delineati da fregi a piccole formelle con fiore al centro alternate a composizioni di foglie. Oro e argento su fondo viola o verde. Nella parte posteriore della pianeta, alla base della colonna, si evidenziia lo stemma di casa del Monte. Riborda la pianeta , la borsa e parte del manipolo un gallone eseguito a telaio in oro filato e seta gialla decorato da motivi geometrici; il velo e le estremità del manipolo presentano una trina eseguita a fuselli in oro filato con tralci ondulanti su fondo a rete. Manipolo e pianeta sono corredati da un nastro in taffetas a pelo strisciante, broccato, eseguito in seta blu e bianca, oro e argento filato, con nappe in filo d'oro all'estremità

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA seta/ raso/ ricamo
    seta/ taffetas/ ricamo
    filo dorato/ lavorazione a telaio
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Parmense
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Maria della Steccata
  • INDIRIZZO Strada Giuseppe Garibaldi, 5, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il paramento figura nell'"Inventario delle suppelletili sacre...lasciate dal fu Sig. D. Diofebo dal Monte...". L'elenco dei beni cita al primo posto "una pianeta tutta ricamata d'oro et argento che fa due figure, cioè una color morello l'altra color verde, con lo stemma in fondo di Casa del Monte". se si esclude la stola, andata purtroppo perduta, il parato ci è poervenuto integro: la pianeta, ancora contornata "con galoncino d'oro" è completa di "tavella, o sia nastro morello con bissoletto d'oro e d'argento"; anche velo e manipolo recano l'originario"pizzo d'oro alto quatrro deta". Purtroppo lo spoglio condotto sulle carte d'archivio non h a dato glio esiti sperati; poche sono le infornmazioni emerse relativamente alla figura del benefattore e ancor più scarse sono le notizie concernernentio l'ideatore del prezioso ricamo, tracciato con spiccato senso delle proporzioni ed eseguito con tecnica brillante ed impeccabile. Sulla scorta delle ricerche condotte in passato sembra di poter indicare Parma quale sede del prestigioso laboratorio artigianale, anche se nello stesso giro d'anni cui può essere circoscritta l'esecuzione del parato bicolre, Il Capitolo della Steccata affidava la realizzazione di arredi importanti ad artigiani stranieri, più precisamente romani. Depongono a favore dell'ipotesi parmense anche i più recenti riscontri d'archivio che hanno confermato la locale tradizione di ricamo attestando la presenza di almeno due scuole: quella delle Zittelle della Pietà e quella di certa Rosa Russelloni, esperta nelle tecniche del ricamo in oro. Stilisticamente il ricamo si presta al confronto con quello di due importanti parati: il primo donato alla chiesa dell'Annunziata di Firenze da Fra Dionisio Bellieri nel 1694, il secondo legato al nome del cardinale Giovanni Battista Bussi, Vescovo di Ancona dal 1710 al 1726
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800405807
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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