Plan Du jardin de Leurs Altesses Royales à Parme. planimetria del Giardino Ducale di Parma

stampa stampa di riproduzione, ca 1755 - ca 1755

Vedute: Parma: planimetria del Giardino Ducale

  • OGGETTO stampa stampa di riproduzione
  • MATERIA E TECNICA carta/ acquaforte
  • MISURE Altezza: 800 mm
    Larghezza: 400 mm
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma
  • INDIRIZZO Viale Paolo Toschi 1, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La stampa, su due fogli giuntati, raffigura il progetto per il rinnovo del Giardino Ducale di Parma voluto dal duca Filippo di Borbone e affidato all'architetto Petitot cui spetta l'ideazione dell'articolato disegno. Tale progetto, di cui si conserva una copia in Archivio di Stato e un'altra presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Parma in parte sottostante una mascherina che porta disegnata sopra la versione definitiva, prevedeva la costruzione in testata di un grande edificio, figurante nella legenda al punto "B. projet pur un palais neuf" e preceduto da una piazza mistilinea che occupa il greto del torrente, non venne tuttavia accettato probabilmente perchè troppo oneroso (per le vicende progettuali e le fasi di rinnovamento del vecchio giardino farnesiano si veda Calvani 1991, pp. 28-31 e il catalogo Petitot artista 1997, p. 303). Il disegno del Petitot è stato tradotto in incisione forse dallo stesso Petitot e un esemplare della sola parte iniziale della stampa si trova nell'archivio del Museo Lombardi (inv. 1231)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800381497
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2006
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1755 - ca 1755

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'