episodi della vita di San Geminiano

rilievo 1442 - 1442

La grande lastra di marmo, montata sul fianco meridionale, reca incise la firma dell'artista e la data di esecuzione, curiosamente tracciata in verticale dal basso verso l'alto. La superficie è spartita in quattro campi rettangolari di identiche dimensioni, a coppie sovrapposte, in cui sono scolpiti altrettanti episodi salienti della vita di San Geminiano. Ogni scena è illustrata da una didascalia latina che corre subito sopra la raffigurazione. In alto a sinistra vediamo la figlia dell'imperatore Gioviano liberata dal Diavolo per merito del Santo; a destra San Geminiano riceve doni dall'imperatore per aver liberato sua figlia. Sotto a sinistra vediamo il Santo seppellito miracolosamente da San Severo, a destra San Geminiano libera la città da Attila, flagello di Dio. Inserita tra le didascalie relative al terzo e quarto episodio si legge l'invocazione del committente Lodovico Forni, che fu massaro della cattedrale dal 1438 al 1445, al Santo

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Agostino Di Antonio Di Duccio (1418 Ca./ 1481 Post)
  • LOCALIZZAZIONE Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La più antica traccia archivistica relativa al rilievo data 23 ottobre 1476. In quel giorno Giacomo da Bologna "taia prede" e un suo compagno vengono pagati per togliere la lastra dall'altare di San Geminiano, che occupa l'abside centrale della cripta e collocarla sull'altare della mensa comune, cioè di San Sebastiano. Che l'ancona traslata nel 1476 fosse la lastra in questione lo conferma il pagamento, nel 1507, a setti facchini perché togliessere il rilievo che era nella cappella "de la Comuna", con le storie di San Geminiano. Il monumentale bassorilievo nasce quindi come ancona; la sua destituzione rientra nella più generale campagna di ammodernamento dell'altare di San Geminiano attestata da una serie di documenti scalati tra il 1471 e il 1485. Delle storie si perdono le tracce tra il 1507 e il 1543, anno in cui si trovò murato nella collocazione attuale, come testimoniato dalla lapide sottostante in cui si legge "signa haec quasi post liminio recepte/ rev Philippus Cennus hic affixit a/ sal MDLXXXIV non Oct". La generale campagna di restauro della cattedrale che ebbe luogo tra la fine del secolo XIX e i primi decenni del '900 toccò anche i rilievi di Agostino di Duccio, tolti dalla parete nel giugno 1912 e ricollocati al di sotto del cornicione protettivo e della tettoia di rame
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800371128
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI nella cornice - AUGUSTINUS DE FLORENTIA F 1442 - caratteri gotici - a solchi - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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