suonatrice di violone

dipinto, 1540 - ca 1540

Figure: Figura femminile. Strumenti musicali: violone. Decorazioni: ghirlande di fiori

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a tempera
    Tela
    VETRO
  • MISURE Altezza: 98
    Larghezza: 74
  • ATTRIBUZIONI Dell'abate Niccolò (1509 Ca./ 1571)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fa parte del gruppo di sedici figure di suonatori (invv. 2778-2793) che ornavano i pennacchi della volta della sala del Paradiso nella Rocca di Scandiano, recentemente identificata con l'ambiente sopra l'ingresso nord dell'edificio, come già proposto da Cuoghi (1994). I "Suonatori" furono asportati dalla sede originaria tra il 1787 e il 1804 (Cuoghi 1994), unitamente al "Convito degli dei per le nozze di Amore e Psiche" che decorava lo scomparto centrale del soffitto (inv. 381). Prelevati con la tecnica dello stacco probabilmente da Antonio Boccolari - restauratore e docente presso l'Accademia modenese - e successivamente trasportati su tela dal centese Giovanni Rizzoli (Paolozzi Strozzi 1994), vennero ampiamente ridipinti per nascondere i danni provocati dallo stacco e per conferire loro l'aspetto di singoli quadri. La forma triangolare impressa dalle membrature architettoniche, con le quali i "Suonatori" erano inizialmente solidali, fu mimetizzata dall'aggiunta di fiori dipinti sul modello di quelli originali che, riuniti in ghirlande, inquadravano le figure dei musici; ciò al fine di adattare le immagini ai nuovi supporti in tela, di formato rettangolare, e conferire loro una maggiore integrità estetica. Il restauro del 1969 ha restituito a questa figura di suonatore e a quelle identificate dai numeri d'inventario 2781 e 2788 le forme originarie dei pennacchi, avendo eliminato le antiche ridipinture. Un secondo intervento, effettuato tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 del XIX secolo da M. Galvan, è consistito nell'applicazione di questi tre dipinti murali trasportati su pannelli in vetroresina, con l'interposizione di un foglio di frigolit. Infine, in occasione della mostra modenese del 2005 su Nicolò dell'Abate, sono stati sottoposti, insieme a tutti gli altri "Suonatori" del ciclo decorativo, a restauro conservativo, consistito in una semplice spolveratura (i dati relativi agli interventi di restauro sono stati gentilmente forniti, attraverso comunicazione orale, da Domenico Federico, Assistente Tecnico Scientifico presso la Galleria Estense). Giudicati opera di scuola dal Castellani Tarabini (1854) a causa dei pesanti rifacimenti, vennero riconosciuti, nella gran parte, al dell'Abate da Pallucchini (1945). Nel catalogo della mostra sul maestro (1969), S. Béguin riferì alla mano del caposcuola i tre suonatori restaurati per l'esposizione (2781, 2788, 2790), giudizio che la studiosa ha mantenuto sostanzialmente invariato, attribuendo il resto del ciclo alla bottega di Nicolò, contrariamente a quanto asserito dal resto della critica, ormai attestata sul riconoscimento all'artista modenese della paternità dell'intero gruppo. Datati da Pallucchini al 1548, ossia successivamente al trasferimento di Nicolò a Bologna, in virtù delle affinità con gli affreschi della Biblioteca Universitaria della città, i "Suonatori" furono riferiti ad un momento ancora più tardo, di maggiore vicinanza a Parmigianino rispetto agli altri dipinti della Rocca di Scandiano, da S. Béguin (1969). A. Mezzetti (1970) anticipò la cronologia agli anni precedenti al soggiorno bolognese (1548-1552) per il carattere naturalistico, di ascendenza dossesca, dei particolari. Sempre anteriormente a questo periodo - e precisamente tra il 1544 e il 1545 - sono stati riferiti da Pirondini (1985) e, ad una data ancora più precoce (1540), da G. Mancini, la quale ha rilevato come nulla osti a ritenere la decorazione della Sala del Paradiso coeva a quella del Camerino (Mancini 2005)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800286346
  • NUMERO D'INVENTARIO 2790
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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