San Rocco intercede presso la Madonna contro la peste

dipinto, 1610 - ca 1610

Personaggi: San Rocco; Madonna; Gesù Bambino; San Geminiano; San Sebastiano

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Secchiari Giulio (ante 1596/ 1631)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Eseguita per la chiesa dell'arciconfraternita di San Rocco a Modena (Castellani Tarabini 1854), era ivi ricordata dal Pagani (1770), che lo descriveva "copioso di ben disposte figure" sull'altare dedicato al santo protettore degli appestati. Nel 1786 Tiraboschi menzionava la grande pala votiva nella chiesa di San Bartolomeo, presso la quale era stata trasferita insieme all'arciconfraternita. Nel 1797, a seguito delle soppressioni napoleoniche, la tela entrò a far parte della quadreria dell'Accademia di Belle Arti di Modena che, riunite presso di sé, a scopo di tutela, le opere delle collezioni estensi scampate fino a quel momento alle rapine francesi, incrementò il nucleo dei dipinti delle raccolte ducali con l'acquisizione di altri provenienti dalle corporazioni soppresse (Venturi 1882). Con la Restaurazione la pala entrò nel Palazzo Ducale, dal quale pervenne alla Galleria Estense. Già messa in relazione con la pestilenza del 1630 da Lazzarelli (1714), che la collocava così nella tarda produzione dell'artista, la tela è stata invece riferita al periodo giovanile dell'attività del Secchiari (1610 circa) da G. Guandalini (in Arte Estense 1986, p. 103). Il dipinto, tra i pochi pervenutici del pittore, esibisce trionfalmente tutti gli spunti culturali messi in campo dal valente modenese: dal cromatismo manierista alla scenografica spazialità, desunta probabilmente dall'esperienza di Giovan Battista Codebue ed Ercole dell'Abate nel teatro, fino alla "attenzione per il determinato lume schedoniano" (Guandalini, in Arte Estense 1986, p. 104). Imprescindibile, infine, il riferimento ai bolognesi Orazio Sammachini e Lorenzo Sabatini. La pala è stata sottoposta nel 1986 ad un intervento di restauro, consistito nella foderatura, nella sostituzione del telaio, nella rimozione delle vecchie ridipinture e nell'integrazione pittorica delle lacune
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800286333
  • NUMERO D'INVENTARIO 559
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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