Diomede e il Palladio

gemma, ca 1500 - ca 1649

Diaspro verde con chiazze di colore rosso-bruno (diaspro sanguigno o eliotropio). Forma ellittica; Zwierlein-Diehl 11. Diomede (?), nudo, seduto di tre quarti verso d. su un altare, con il Palladio sulla mano s. tesa in avanti, il gladio nella mano d. dietro il corpo, la gamba d. protesa in avanti, la s. flessa, con il piede appoggiato alla base dell'altare; davanti a lui, una bassa asta verticale sormontata da un elemento a stella (?). Linea di base

  • OGGETTO gemma
  • MATERIA E TECNICA diaspro verde/ intaglio
  • MISURE Lunghezza: 14 mm
    Spessore: 3 mm
    Larghezza: 10 mm
  • AMBITO CULTURALE Produzione Italiana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dei Musei
  • INDIRIZZO largo Sant'Agostino, 337, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La raffigurazione sembra riprendere, variandola, l'iconografia classica di Diomede, seduto su un altare, con il Palladio nella mano s. tesa, il gladio nella mano d., un piede appoggiato all'altare, nudo, ad eccezione della clamide che copre spalla e braccio, davanti al quale è posta una colonnetta sormontata da una piccola statua maschile ed ai suoi piedi un cadavare, la parte inferiore del quale nascosta dietro l'altare (la colonnetta ed il cadavere possono spesso mancare). Per una rassegna completa dell'iconografia del ratto di Palladio sulle gemme, si veda Moret J.-M., Les pierres gravées antiques représentant le rapt du Palladion, 2 voll. (texte e planches), Mainz 1997. L'identificazione del soggetto non può però dirsi sicura a causa dell'estrema schematicità dell'intaglio. Dal punto di vista stilistico ed iconografico la gemma della Galleria Estense di Modena può essere avvicinata ad AG Wien III, tav. 177, n. 2540/10 (corniola, XVI-prima metà XVII secolo) e tav. 178, n. 2540/24 (corniola, XVI-prima metà XVII secolo: Marte); essa può però trovare cfr. anche nell'ambito di una serie di gemme, sempre del Kunsthistorisches Museum di Vienna, facenti parte di una produzione standardizzata e di largo consumo ("Massenware") in lapislazzuli, databile anch'essa tra il XVI e la metà del XVII secolo (AG Wien III, tavv. 204-205, nn. 2649-2666, in ptc. nn. 2650-2654: Marte offerente). Gli esemplari in questione sono confluiti nelle raccolte del Kunsthistorisches Museum di Vienna dalla Collezione Este
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800285659
  • NUMERO D'INVENTARIO 409
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA GALLERIA ESTENSE
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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