Sacra Famiglia con San Giovannino, San Francesco e commitente
dipinto,
1540 - 1560
Mazzola Bedoli Girolamo (1500/ 1569)
1500/ 1569
Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Giovannino; San Giuseppe; San Francesco d'Assisi. Figure: figura maschile. Architetture
- OGGETTO dipinto
-
ATTRIBUZIONI
Mazzola Bedoli Girolamo (1500/ 1569)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
- INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, dalla lunga vicenda critica, era conservato presso la raccolta dei duchi d'Este con l'attribuzione a Francesco Maria Rondani (Castellani Tarabini 1854), attribuzione confermata poi da Venturi (1882), ma rifiutata da Ricci (1925), Zocca (1933) e Quintavalle (in Mostra Correggio 1935) a favore della scuola del parmigianino. Giudicata dal Pallucchini (1945) come "opera mediocre di ambiente parmense", fu relegata nei depositi del museo, dai quali la tolse la Ghidiglia Quintavalle che, a seguito di un primo restauro, scoprì le figure di San Giuseppe e del committente, nascoste sotto pesanti ridipinture. Longhi riconobbe nel gruppo centrale della Madonna con Bambino e San Giovannino un'opera di Domenico Puligo sulla base del confronto con la "Madonna col Bambino e San Giovannino, con l'Annunciazione sullo sfondo" allora in collezione Benedict a Parigi (e rintracciata nel 1993 nella raccolta Richard L. Feigen & Co. di New York. Cfr. Capretti 2002). La Ghidiglia Quintavalle formulò allora la teoria del "quadro a tre mani" secondo la quale al Parmigianino si doveva ascrivere il gruppo centrale del dipinto, copiato dal prototipo del Puligo, a Girolamo Bedoli il San Francesco mentre a Michelangelo Anselmi il San Giuseppe e la figura di donatore. Riconosciuta interamente al Bedoli (Fagiolo dell'Arco), alla collaborazione di questi con Alessandro Mazzola (Godi) e ad un eclettico artista parmense - lombardo (Milstein), la tela è stata recentemente espunta dal catalogo dell'Anselmi da E. Fadda. La studiosa, che rifiuta anche la tesi di una partecipazione del Parmigianino, si dichiara favorevole a riferire il San Francesco a Girolamo Bedoli per "la tipologia del volto dagli zigomi larghi e alti, la pittura levigata e compatta" e propone, come già avanzato dalla Milstein, di ascrivere le altre figure ad un eclettico emiliano della metà del XVI secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800283152
- NUMERO D'INVENTARIO 423
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0