uomo che accarezza una donna

dipinto, 1650 - ca 1674

Figure: figura maschile; figure femminili

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
    tavola
  • ATTRIBUZIONI Muttoni Pietro Detto Pietro Della Vecchia (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Coccapani
  • INDIRIZZO corso Vittorio Emanuele II, 59, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo Ricci (1025) e Zocca (1933) questo dipinto, insieme a "Due giovani dei quali uno versa da bere" (inv. 189) e la "Giuditta con la testa della servente" (inv. 2812), faceva parte della serie dei rombi provenienti dai Camerini di Alfonso d'Este a Ferrara e pertanto era da attribuire a Dosso Dossi. Pallucchini (1945), invece, vi riconosceva la mano di un pittore ferrarese attivo tra il XVI e il XVII secolo. Più tardi A. Mezzetti ("Il Dosso e Battista Ferraresi, Milano 1965, p. 99 e ssgg.) dimostrò che degli otto rombi conservati nella Galleria Estense, solo cinque provenivano da Ferrara (invv. 172-176). Gli altri tre (questo in esame e i nn. 189 e 2812), differenti da quelli dosseschi per stile e tecnica (diversamete dalle tavole ferraresi, sono eseguiti su tela, poi applicata su tavola), rimanevano così di incerta provenienza. Un inventario antecedente al 1720 ricorda che il "soffitto della Prima Camera di Parata" del Palazzo Ducale di Modena era decorato con sei rombi, identificabili con i cinque eseguiti da Dosso e Battista Dossi ed un altro, forse riconoscibile in uno dei tre di provenienza incerta. Smontata nel 1797, la serie risulta posta "nel soffitto di una stanza del nuovo appartamento già biblioteca" nel 1824 (Venturi 1883, pp. 21-22). Forse in occasione della ricollocazione ottocentesca, il gruppo delle tavole ferraresi venne incrementato di ulteriori due losanghe per rispondere a nuove esigenze di "arredo". Il "Giovane uomo che accarezza una donna", ottenuto dalla riduzione di una tela più ampia forse al fine di accompagnare la serie dossesca, ricalca manifestamente i rombi del Castello estense di Ferrara nel significato allegorico e nella composizione, giocata sul numero di tre personaggi. Il dipinto, in cui Pallucchini ravvisava "caratteri abbastanza veneti", è stato attribuito a Pietro Muttoni della Vecchia da G. Paolozzi Strozzi (1993). Infatti la stesura pittorica veloce e la fisionomia della donna in primo piano trovano confronto in altre opere dell'artista veneziano, abile falsario della pittura lagunare cinquecentesca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800283151
  • NUMERO D'INVENTARIO 2816
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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