organo di Bonazzi Eugenio (sec. XIX)

organo, 1882 - 1882

Collocato sul pavimento della navata laterale "in cornu Epistolae". Cassa lignea addossata al muro ridipinta a smalto sintetico. Facciata di 23 canne da Fa diesis1, a cuspide con ali; labbro superiore "a mitria"

  • OGGETTO organo
  • MATERIA E TECNICA legno/ smaltatura
  • ATTRIBUZIONI Bonazzi Eugenio (notizie 1883)
  • LOCALIZZAZIONE San Cesario Sul Panaro (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE II primo documento nel quale si parli di un organo collocato in questa antica pieve è il verbale di una visita pastorale effettuata nel 1664 dall'abate del monastero di S. Pietro di Modena, da cui la chiesa dipendeva. L'organo era allora già vecchio, e si ordinò che le canne venissero contate e custodite dal rettore per poterle poi vendere col consenso delle Confraternite al fine di comprare un nuovo strumento. Molto probabilmente si trattava di un organo di piccole dimensioni, fabbricato non più tardi della fine del cinquecento, poiché in questo periodo molte Comunità dotarono a proprie spese la chiesa del loro paese di uno strumento. Si spiegherebbe (così perché l'organo della pieve di S. Cesario non venisse citato negli inventari sei-setteceteschi dei beni spettanti alla parrocchia. Nel 1688 fu forse lo stesso vecchio strumento, guasto e malconcio, allora sicuramente appartenente alla Comunità di S. Cesario, ad essere sostituito da un piccolo organo di proprietà del conte Luigi Boschetti, comprato dalla parrocchiale di Gesso nel bolognese. Nel corso del settecento, forse nel 1742, dovette essere comprato un altro organo, perché nel 1835, quando fu risarcito, si parla della presenza di 9 registri. Verso la fine del settecento l'organo era stato intanto collocato in una nuova cantoria fabbricata sopra la porta maggiore. Nezl 1836 l'arciprete D. Leopoldo Mucci ebbe occasione di comprare a Bologna un organo fabbricato dal Mazzetti che era stato messo in vendita dagli eredi del defunto D. Luigi Ugolini. Lo strumento fu collocato nella pieve di S. Cesario dal bolognese Alessio Verati, mentre il vecchio organo fu ceduto alla Congregazione di S. Filippo Neri che lo pose nel suo oratorio. Si ha memoria di un restauro operato da Ermenegildo Sighinolfi nel 1840; ma anche questo strumento non doveva restare a lungo in questa chiesa. Nel 1882 fu stipulato un contratto fra la fabbriceria ed Eugenio Bonazzi per la costruzione di un nuovo organo di 23 registri, in cambio della corresponsione di lire mille più l'organo "vecchio" del Mazzetti. Nel 1883 il Bonazzi stesso, mentre terminava i lavori, aggiunse ai registri già preventivati quelli della Tromba B., della Tromba S. e del Clarino Soprani. Siamo poi a conoscenza di un restauro operato dallo stesso autore nel 1888 e di un ultimo intervento, nel 1967, di Alessio Ruffatti, che trasferì l'organo dalla tribuna esistente sopra la porta maggiore alla posizione attuale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800270503
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI targhetta metallica posta sul frontalino della tastiera - "Organo restaurato/ Alessio Ruffatti/ Gasalserugo Padova" -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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