organo di Montesanti Luigi, Montesanti Andrea (sec. XVIII)

organo, 1792 - 1792

Facciata di 27 canne da Do1, a cuspide con ali

  • OGGETTO organo
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
  • ATTRIBUZIONI Montesanti Luigi (notizie 1792)
    Montesanti Andrea (notizie Sec. Xvi)
  • LOCALIZZAZIONE Mirandola (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La prima notizia relativa alla presenza dell'organo in questa chiesa risale al 1609. L'ornamento della cassa fu compiuto nel 1696 dall'intagliatore locale Giacomo Gibertoni. Nel 1768 Agostino Traeri smontò l'organo dalla antica cantoria esistente presso la prima arcata sopra il presbiterio dal lato dell'Epistola, lo trasferì su di una nuova posta sopra la porta maggiore, lo restaurò a spese del prevosto - al quale "ab immemorabili" spettavano le relative spese di manutenzione - e lo ampliò a spese dei canonici del Capitolo Collegiato. Quest'ultima fase dei lavori in particolare comportò l'aggiunta di 2 registri di Tromboncino 8' (entrambi divisi in Bassi e Soprani, con Tromboncino II Bassi di 4'), di un Cornetto Soprani (VIII-XV-XVII) e, cosa singolare, di una tastiera dotata probabilmente di un Principale "in eco". Nel 1792 i mantovani Luigi e Andrea Montesanti riportarono lo strumento ad una sola tastiera, rifecero il somiere adottando il sistema "a vento" ed aggiunsero alcuni registri. Dopo un imprecisato restauro eseguito nel 1827 da Antonio Sona da Verona, toccò al bresciano Carlo Comencini, nel 1863, compiere una generale revisione, introducendo fra l'altro un registro di Trombone al pedale. Nel 1937 la cantoria venne demolita e l'organo, smontato, venne depositato in locali della canonica in attesa, secondo il progetto del prevosto don Enrico Muzzioli di essere rimontato sul pavimento del coro. Nel 1951 fu invece costruito l'attuale organo a trasmissione pneumatica di fabbricazione industriale della ditta Balbiani - Vegezzi - Bossi, ottenuto a spese del Genio Civile. Per le parti componenti l'antico strumento iniziò una lenta dispersione. Fortunatamente nel 1981 una parte del materiale dell'antico organo venne ritrovata e fu possibile rilevare la sopravvivenza di un originale nucleo di canne attribuibili a Giovanni Cipri (sec. XVI), assieme ad altro materiale di Agostino Traeri, dei Montesanti e di Carlo Comencini. Nel Duomo in certi periodi esistette anche un secondo organo. Nel 1635 la confraternita del Rosario teneva un proprio strumento nella seconda cappella (a partire dalla porta maggiore)sotto la navata laterale dal lato del Vangelo. Nel 1823 il mirandolese Giacinto Paltrinieri, parlando dell'organo grande, lo definiva "organo di porta" probabilmente in implicita contrapposizione ad un secondo strumento esistente nella chiesa. Sappiamo anche che nel 1867 il prevosto d. Riccardo Adani possedeva un organo positivo, ceduto in prestito alla chiesa del Gesù, ed in precedenza molto probabilmente utilizzato nella Collegiata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800270439
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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