ampolla - ambito siriano (secc. VI/ VII)

ampolla, 0500 - 0699

Sul corpo centrale di questa ampolla è visibile uno spaccato architettonico. Quattro colonne tortili sostengono una trabezione semicircolare. Al centro è collocato un tempietto, chiuso da transenne e con un cancello centrale, con timpano triangolare sulla cui sommità è posta una croce gemmata. Ai lati sono collocati due angeli, con nimbo tondo, di profilo. Quello sulla sinistra tiene in mano un turibolo. Sul collo dell'ampolla è collocata una croce circondata da una tripla corona perlinata

  • OGGETTO ampolla
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
    PIOMBO
    STAGNO
  • AMBITO CULTURALE Ambito Siriano
  • LOCALIZZAZIONE Bobbio (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questa ampolla venne rintracciata nel 1910 ijnsieme alle eulogie e ad altre reliquie, nel momento in cui si intrapresero i lavori di ristrutturazione della cripta della basilica di S. Colmbano (Arpesani). Il Celi (1923) che per primo studiò questa ampolla vi appose un numero di identificazioone (1A). La scena raffigurata nel corpo centrale è stata giustamente messa in rapporto con alcune analoghe ampolle monzesi che ritraggono, seppure cn qualche differenza, il Tempio del Sepolcro di Gerusalemme per questo motivo il Celi ha tentato di desumere da questo pezzo dei suggerimenti per la ricostruzione della primitiva architettura del tempio. Il Grabar (che ha numerato l'ampolla in questione con il n. 15) ha messo in evidenza come questo pezzo differisca dalle altre raffigurazioni del S. Sepolcro in quanto la defininzione architettonica del tempio non è espressa come era consuetudine con un tetto piramidale, ma, al contrario, da una trabeazione semicurva. Il Celi ha poi letto nelle figure dei due angeli dei precisi punti di riferimento con l'annuncio alle pie donne dell'avvenuta Resurrezione del Signore. Per la tipologia delle iscrizioni che corrono lungo il margine del medaglione si può estendere la considerazione fatta per le ampolle del Grabar che individuava delle ben precise consonanze con le iscrizioni di area costantinopolitana (Chiese dei SS. Sergio e Bacco) e palestinesi. Sempre il Grabar (p. 12) ha visto in queste ampolle un sorta di "produzione industriale" dei ricordi dei pellegrinaggi nei luoghi santi. Sulla provenienza di queste ampolle sono state fatte in genere due ipotesi: la prima le vuole dono della regina Teodolinda all'abbazia (come nel caso di Monza); la seconda iptizza che questi ricordi della Terra Santa siano pervenuti alla basilica di San Colombano dall'abate Bertulfo che, nel 628, ritornava da Roma
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800260278
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI lungo il perimetro - EV.O.IA KV TOI ANECTY .. KYPIOC -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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