capitello - manifattura piacentina (secc. XI/ XII)

capitello, ca 1000 - ca 1199

Lungo la superficie del capitello corrono una serie di figure ad altorilievo: una figura umana accovacciata; un Telamone grottesco, con la faccia atteggiata in una smorfia e rivestito di una certa tunica con pieghe incise, che con le braccia aperte sostiene la cornice del capitello; un grifo alato dalla coda di serpente

  • OGGETTO capitello
  • MATERIA E TECNICA pietra arenaria
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Piacentina
  • LOCALIZZAZIONE Bobbio (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Proviene dalla cripta della basilica. Questo capitello, con figure umane grottesche e animali, è stato spesso messo in rapporto con un altro capitello figurante anch'esso, seppure in forma più stilizzata e impacciata, telamoni antropomorfi. La Romanini (1969) per prima ha affrontato criticamente il problema posticipando radicalmente la datazione di questi pezzi, genericamente ascritti al VII secolo (Balducci), collocandoli nel pieno X secolo. La Romanini, a sostegno della sua ipotesi, cita alcuni capitelli del X secolo come quelli della cripta di S. Giovanni ad Asti o altri del museo di Verona (Cecchelli, 1958), ma anche con alcuni pezzi della chiesa piacentina di S. Savinio o con Sant Maria del Popolo a Pavia. Successivamente il Tosi ipotizza una datazione più antica, IX secolo, non portando però alcun elemento a sostegno della sua ipotesi. Interessante è invece un reccente contributo della Cochetti Pratesi (1984) che effettua una prima distinzione tra i due capitelli, notando che questo pezzo mostra una modellazione plastica più compiuta e alcune soluzioni decorative decisamente innovative nel panorama della scultura del X-XI secolo (la definizione della veste e la connotazione grottesca del telamone). I rapporti che vengono istituiti sono allora quelli con l'Evangelista Matteo della Pieve di Trebbio. Ma forse per questo capitello è possibile istituire un preciso asse di riferimento con i capitelli della navata laterale destra del duomo di Piacenza, e anche con alcuni capitelli con telamoni di Castellarquato, datati complessivamente verso il 1122. Fatto questo che consentirebbe di ipotizzare una datazione più tarda; primo quarto del XII secolo. Utimamente la Segagni Malacart (1992) recupera tutto questo dibattito critico, mantenendo una oscillazione tra il X e il XII secolo. Anche se, viste le osservazioni della Cochetti Pratesi, sarebbe fose meglio propendere per una datazione in qualche modo legata al XII secolo, o al massimo alla fine dell' XI secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800260167
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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