Figure di Santi e San Gregorio che approva la regola benedettina

dipinto, ca 1526 - ca 1530

Sulla controfacciata della chiesa è raffigurato l'angelo annunziante e laMadonna. Lungo le pareti una serie di figure di santi e apostoli, in piedi, affiancano l'apertura delle finestre. Sotto di loro corre un fregio a grottesche, con putti e personificazioni fantastiche, che di tanto in tanto cede il posto a specchiature centrali dove sono poste le seguenti scene:Il re Agilulfo dona a Colombano il territorio di Bobbio (controfacciata),Il Sacrificio di Isacco (due scene nel transetto), La Pasqua Ebraica e ilsacrificio degli Agnelli (due scene nel transetto), La raccolta della Manna (due scene nel transetto). Lungo la navata centrale sotto il fregio continuo (sul quale sono anche iscrizioni), sono raffigurati gli angeli recanti gli strumenti della Passione di Cristo. Sulla mezzaluna dell'Arco di Trionfo è raffigurato Papa Gregorio Magno che, seduto sul trono, approva la regola di San Benedetto ispirato da una colomba che gli parla in un orecchio. In basso si vedono un gruppo di

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Lanzani Bernardino (notizie 1490-1526)
  • LOCALIZZAZIONE Bobbio (PC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sulla base del contratto trascritto dal Cipolla sappiamo che il pittore Bernardino Lanzani firmò nel 1526 un contratto con l'abate Urbano (a cui successe nel 1527 Placido da Returbio) in cui si impegnava di "far 26 figurebelle, grande a statura de uno homo ... uno bello architravo .... con de foliamo, sive delphini, aut candelieri, cum qualhe putini et columbine perentro. Et ... uno tondo (con) bella figura vestita da Cardinali". Ora rispetto al dettagliatissimo contratto stipulato dal Lanzani c'è una differenza sostanziale: sopra l'arco trionfale era originariamente prevista da unaMadonna con Bambino tra i SS. Pietro, Paolo, Benedetto e Colombano. Quindi il programma iconografico venne modificato in una data post 1527 (anno in cui subentrò il priore Placido) e la decorazione fu quindi probabilmenteprotratta anche agli anni successivi. A questo riguardo la Ferrari ha pensato che il Lanzani "non condusse a termine" (p. 91) l'impresa decorativa,ma è proprio nell'affresco con papa Gregorio Magno (che Bertacchi ha letto, a nostro avviso, erroneamente come la promulgazione del Canto Gregoriano) che l'arte del Lanzano si fa più stringente ai moduli usati nella stesura delle due pale ancor oggi presenti a Bobbio (cfr. scheda n. ). L'iconografia di questa scena risulterebbe essere un compromesso tra i committenti benedettini e l'originaria dedicazione della chiesa. Infatti il papa Gregorio Magno viene raffigurato nell'atto di leggere un rotulo che può essere variamente interpretato, o come simbolo delle scritture di San Colombano o come la Regola dell'ordine benedettino che, in effetti, papa Gregorio Magno approvò. E' semmai da tener presente che il Lanzano prometteva di "pigliare uno compagno tantum, che lo adiute a far quest'opera", infatti, nonostante le vicissitudini e le ridipinture che questi affreschi hanno subito (tanto che il Mandelli (1962) pensava che i due santi della prima campata ... ricordano i santi della pala attribuita al Campi), è possibile cogliere l'intervento di una mano diversa in molti fregi a grottesche e nelle scene bibliche. A questo riguardo è interessante notare come il programma iconografico fosse fortemente caratterizzato da ben precisi intenti Cristologici, infatti oltre alla glorificazione dei Santi fondatori della chiesae degli apostoli, il fregio decorativo lungo la navata centrale con la reiterata esposizione dei simboli della Passione con una serie di iscrizioniche comunque rinviano sempre all'Eucarestia, trova un correlato vetero testamentario nelle scene di Mosè e di Isacco, ripetute ben due volte lungo i bracci del transetto. Per la sua attività, il Lanzani si mostra molto legato alla pittura lombarda del territorio di Lodi e di Pavia (dove è possibile rintracciare molte sue opere) e tenta di effettuare una felice sintesi tra la tradizione bergognonesca e foppesca e i nuovi dettami del linguaggio peruginesco, di cui talvolta (specie in talune figure di Santi e nell'Arco trionfale) riprende modi e tipologie. Cfr. anche scheda n. 57
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800237110
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1993
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI S. MAURUS ABBAS - entro un medaglione - lettere capitali - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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