organo di Traeri Carlo (attribuito) (sec. XVII)

organo, 1600 - 1699

Collocato in cantoria sopra la porta d'ingresso. Cassa lignea, posta su basamento indipendente, con ante lignee, fregi intagliati, staffe per il trasporto a stanghe, decorazione ad olio e dorature. Facciata di 13 canne da Sol , a cuspide; labbro superiore "a mi-tria"; canna centrale con labbro superiore sormontato da 5 punti a sbalzo disposti a croce

  • OGGETTO organo
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura a olio/ doratura
  • LOCALIZZAZIONE Marano sul Panaro (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La chiesa di Denzano fu dotata di un primo organetto nell'anno 1778, a spese del rettore D. Giovanni Domenico Battilani e della popolazione, ma già poco dopo il 1791 10 strumento doveva essere scomparso, perché non ne troviamo più menzione nei documenti successivi. Nel 1853 11 rettore D. Luigi Piccinelli comprò un altro organo, che è ancora quello attuale. Malgrado le molte ricerche non è stato ancora possibile ricostruire per via documentaria la storia completa di questo strumento e si possono avanzare solo delle ipotesi. Analizzando la parte strumentale si nota che la fattura è quella tipica di Carlo Traeri (operante a Bologna fra il 1670 circa ed il 1690), e anche l'abbassamento di corista sono da ascriversi ad uno dei Traeri. Tuttavia la cassa presenta intagli e decorazioni pittoriche digusto diverso da quello normalmente riscontrabile in ambito locale; inoltre una manetta per azionare un registro, collocata sotto le cinque fabbricate sicuramente dal Traeri, appare di fattura veneta. E1 da notare inoltre la struttura estremamente compatta dello strumento, nel quale lo spazio interno è stato razionalmente utilizzato per contenere più canne possibile; il tetto della cassa, che presenta una portella apribile per permettere un più agevole accesso al vano delle canne, portava in origine due anelli (oggi una sola) per consentire di issare lo strumento su cantorie di difficile accesso. La parte superiore della cassa presenta inoltre quattro staffe laterali (due per lato) entro le quali andavano infilate delle stanghe di legno per il trasporto. Tutto lascia insonnia supporre che questo strumento sia stato progettato come organo di noleggio. L'unico strumento che attraverso le indagini archivistiche appare poter coincidere con questo di Denzano è quello che 1'organare veneziano Giovanni Antonio Fiorini, attivo a Modena verso la metà del seicento, noleggiò in più occasioni dal 1656 al 1674 ai canonici della Cattedrale, in occasione di alcune feste che si celebravano in piazza, per servire le quali un organino veniva portato sulla "ringhiera" del palazzo comunale. Quando il Fiorini morì, nell'estate del 1676, fu compilato un inventario dei suoi beni, nel quale troviamo elencati "Duoi or-ganini, non per anche rispetto ad un fornito di sette piedi e cinque registri senza canne, e l'altro ch'è perfettionato di due piedi e mezzo e duoi registri e mezzo". Si potrebbe allora spiegare come mai l'organetto di Denzano (di 5 registri), dovette essere rifatto completamente, utilizzando materiale costruito da Carlo Traeri; tale operazione fu probabilmente eseguita da Sebastiano Ossa nel 1702, come suggerisce la scritta a penna al centro del somiere "1702/R", dove "R" dovrebbe stare per "restaurato". Una volta morto Sebastiano Ossa, nel 1704, l'organetto fu ereditato dai suoi nipoti Francesco e Domenico Traeri i quali, nel settembre dello stesso anno, si offrirono di venderlo al capitolo del Duomo di Modena, ma pare che l'acquisto non venisse effettuato. Fra il 1704 ed il 1707 lo stesso Domenico, da poco stabilitosi a Modena, vendette un organetto "di cinque registri di ripieno in una sol mostra" al sig. Antonio Pavarotti, confratello e per più anni Ordinario della confraternita di S. Pietro Martire di Modena. L'organo rimase nella chiesa di S. Pietro Martire fino al 1783; in quell'anno fu trasportato in S. Salvatore, in seguito al trasferimento in quella chiesa del sodalizio. Con la soppressione della confraternita di S. Pietro Martire, avvenuta per decreto del governo napoleonico nel 1798, lo strumento fu venduto "a trattativa" e se ne perdono le tracce. Se dello stesso strumento si tratta, nel 1853 l'organo fu venduto al parroco di Denzano
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800235780
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI manoscritta, sopra l'antina di chiusura della secreta del somiere maestro - "1702/ R" - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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