episodi della Gerusalemme liberata; Figure allegoriche; Quadratura architettonica

dipinto 1620 - 1623

Salone decorato interamente sulle quattro pareti. Nella fascia superiore, tra una decorazione a dentelli e un cornicione modanato, sono dipinte 22 figure allegoriche in monocromo avorio entro cornici separate da riquadri con elementi decorativi. Nella fascia sottostante 15 episodi della Gerusalemme liberata sono dipinti in monocromo ocra, verde, viola e rosso, racchiusi in cornici a angoli scantonati. Le scene sono separate da grandi telamoni policromi atteggiati in diverse pose e collocati su mensole sporgenti di un finto cornicione. Gli episodi sono disposti su tre pareti, con esclusione di quella sinistra, dove i telamoni scandiscono le sette finestre. Sotto la fascia dei giganti, un'altra serie di riquadri con scene della Gerusalemme liberata. Gli episodi si sviluppano nelle 4 pareti racchiusi entro cornici sagomate. Sul bordo inferiore di ogni cornice sono dipinte coppie di putti che reggono lo stemma della famiglia Bentivoglio. Gli episodi sono interrotti da 4 finte cornici che %

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Battistelli Pier Francesco (e Aiuti)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Bentivoglio
  • INDIRIZZO piazza Bentivoglio, Gualtieri (RE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli affreschidel salone (assieme a quelli delle altre tre stanze) furono commissionati a Battistelli dal marchese Enzo Bentivoglio, succeduto al fratello Ippolito nel 1619. I lavori erano già cominciati nel 1620, come si apprende da una lettera (28 dicembre) dove il pittore informa il commmittente sul procedere dell'opera. L'esecuzione doveva tuttavia avanzare con lentezza a causa della difficoltà da parte del pittore nell'ottenere licenze da parte dei Farnese, presso i quali era impegnato stabilmente in quegli anni. Una decisa ripresa dei lavori è documentata a partire dal novembre del 1622, quando Battistelli fa stendere l'intonaco nel salone. L'esecuzione dell'opera, l'articolazione della bottega e gli interventi diretti di Battistelli sono ampiamente documentati dal marzo al settembre 1623 (Fioravanti Baraldi, 00000454). Il 29 aprile la parete verso la piazza era conclusa e si stava finendo quella prospiciente la chiesa. La decorazione doveva essere conclusa entro il settembre, quando il palazzo doveva essre pronto ad ospitare i principi di Parma. Battistelli, oltre alla funzione di responsabile dei lavori, forniva i disegni e partecipava personalmente all'esecuzione. La bottega era formata da un numero variabile di pittori (da 4 a 6) a seconda delle fasi dell'opera. La presenza di diverse mani di qualità diseguale è visibile negli affreschi. La documentazione non identifica i nomi degli aiuti (che si firmano collettivamente "li pitori di Gualtieri in una lettera al marchese). Solo in una lettera (1 agosto 1623) sono citati un maestro Marco, un pittore romano e uno della Pieve (Pieve di Cento ?)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800222736-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE S28 (L.145/92)
  • DATA DI COMPILAZIONE 1996
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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