Sant'Agnese imperatrice

statua, 1650 - 1699

Statua a tuttotondo in stucco scialbato di bianco e calce. La figura è ampiamente ammantata, porta la corona sul capo e il globo ai piedi. Con la mano destra trattiene il panneggio, con la sinistra tesa indica verso il basso. Al di sopra della nicchia un bassorilevo scantonato mostra il pellegrinaggio di Sant'Agnese a Roma. In basso è presente un'iscrizione su scagliola nera

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA stucco/ pittura/ modellatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Modenese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Agostino
  • INDIRIZZO via Sant'Agostino, 6, Modena (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La trasformazione dell'interno di Sant'Agostino avvenne tra il 1662 e il 1663 per desiderio della duchessa Laura Martinozzi, vedova di Alfonso IV d'Este per eternare, mediante la trasformazione dell'interno di Sant'Agostino con uno stabile scenario di glorie familiari, i grandiosi funerali del marito. La chiesa diventò così un vero teatro visivo, una fastosa scenografia barocca. Le vicende della realizzazione e i numerosi interventi di vari artisti sono raccolti, e arricchiti dalla completa bibliografia, da E. Riccomini (1972). L'impresa fu commissionata agli stuccatori modenesi A. M. Costa e G. P. Piazza, come appaltatori dei lavori, che realizzarono l'opera nel breve termine del 1662-1663. Sovraintesero i pittori G. Monti e B. Bianchi coadiuvati da altri, tra i quali F. Stringa (a cui il Riccomini attribuisce il disegno di molte delle statue) e, mediante un intervento parziale, il romano L. Maschio. Nelle vecchie guide di Modena (Vedriani, Lazzarelli, Pagani) seguite dallo studio del Campori (1855), l'attribuzione delle statue e dei bassorilievi era assegnata al romano Lattanzio Maschio coadiuvato dal modenese Antonio Contraversi detto Il Castellino. Recentemente E. Riccomini (1972) ipotizza l'intervento dello Stringa nella realizzazione delle statue oppure assegna ipoteticamente l'esecuzione a generiche maestranze locali della società Costa e Piazza, appaltatori dell'apparato decorativo tra il 1662 e il 1663. Sempre il Riccomini assegna, invece, al Maschio le sole quattro statue del presbiterio e i relativi Angeli dell'arco trionfale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800194774
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • ISCRIZIONI sotto la nicchia - S(---). AGNES IMPERATRIX AUG(---). HUGONIS V/ ATESTIS ET TUSCIAE MARCHIONIS/ AVIA MATERNA/ VIRO SUBLATO FATIS HENRICO III/ SE IPSAM MINOR PAR ORBIS IMPERIO/ SORDIDATA ROMAN USQUE PEREGRINATUR/ CAELITUM CIVIS ANNO MLXXVII - lettere capitali - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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