crocifissione di Cristo

dipinto, 1430 - 1430

Parete di fondo e laterali della cappella maggiore voltata a botte, lo zoccolo è definito da righe rosse e bianche oblique (rifatte) che campiscono i compartimenti figurati. Di fianco e dietro l'altare, tracce di un'Ultima Cena. Sopra al centro, la Crocifissione con Maria e Giovanni caratterizzata, nel fondo, da un' architettura merlata; il Cristo ha perizoma bianco, la Vergine in manto rosso spento, San Giovanni in rosso e giallo. Di lato, in singoli riquadri, a destra San Sebastiano legato e trafitto dalle frecce e oltre, nello spigolo, su fondo verde, devoto inginocchiato in abito scuro. A sinistra, San Giovanni Battista con cartiglio e nello spigolo, su fondo verde, donatore inginocchiato in vesti scure e berretta. Nella volta al centro, in riquadro rettangolare, Cristo giudice, seduto, con libro aperto, trono panneggiato e arabescato in giallo. Ha tunica verde fiorata e manto rosso spento. Di lato in dischi, i simboli animali degli Evangelisti con cartigli, già con iscrizioni, resi su fondo chiaro riquadrati di rosso e bianco

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Bolognese-emiliano
  • LOCALIZZAZIONE Montese (MO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli affreschi ebbero notorietà alla fine dell'Ottocento all'atto della loro liberazione dalla scialbatura, nel 1895, mentre sono menzionati in un atto di visita del 1760 (L. Righi, Guerzoni, 1981, pp. 204, 208, 211) che ne tesse la fortuna critica e descrittiva. Menzionati con lode da G. B. Toschi (1895, p. 463) che vi scorge tipologie trecentesche, mentre la data 1430, già nel libro di Cristo, ne documentava l'epoca di esecuzione, V. Maestri (1901, pp. 38-39), il quale riporta l'errata lettura del 1433. Citazioni sempre in pubblicazioni locali (D. Pantanelli, V. Santi, 1895, pp. 59-61; E. Bernardi, 1905, pp. 27-29; A. Banorri, 1929, p. 93; R. Faccioli, 1898, pp. 62-64; S. Govi, 1936, p. 134). Oltre la trattazione critica già ricordata, L. Righi Guerzoni, 1981 e A. Garuti, 1981, p. 160 e 1989, p.124. Il restauro attuale (1954), in seguito ai gravi danni del bombardamento del 1945, si è risolto con vaste ridipinture che hanno compromesso la già scarsa leggibilità. L'intero complesso, oltre ai lacerti alle pareti, è importante per la precoce testimonianza figurativa nella montagna modenese. Essa presenta caratteri tardo trecenteschi riferibili all'area culturale bolognese ed è visibile un certo ritardo di concezione unito a una vena di spontanea freschezza narrativa. Ricordati da G. Ricci, 1988, pp. 32-34
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800191135
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Modena e Reggio Emilia
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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