Madonna Assunta
dipinto
1690 - ca 1699
De Longe Robert Detto Fiammingo (attribuito)
1646/ 1709
La tela ha una piccola cornice dorata del sec. XIX. La Vergine, che occupa gran parte della tela, è raffigurata in abito rosso, manto blu, con le braccia aperte in atteggiamento orante mentre viene trasportata in cielo su una nuvola da un gruppo di putti alati. La pennellata è larga e morbida ed i colori delle vesti della Madonna sono le sole varianti in un'atmosfera quasi monocoma fatta di sottili tonalità marrone
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
De Longe Robert Detto Fiammingo (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Gazzola (PC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro, proveniente dalla chiesa di S. Maria della Pace, è citata nell'Inventario compilato dal sacerdote Don Faustino Raffi (1938-195)) insieme ad un'altra tela raffigurante l' "Annunziata" dello Stern. Entrambi i dipinti sarebbero stati consegnati alla chiesa di Lisignano nel 1814, a seguito della soppressione napoleonica dei monasteri. Al contrario dell' "Annunziata", venduta nel 1870, ed acquistata dalla chiesa di S. Maria di Campagna a Piacenza (cfr. F. Arisi, S. Maria di Campagna a Piacenza, Piacenza 1984), l' "Assunta" è pervenuta da Lisignano alla nuova chiesa parrocchiale di Gazzola. Pur senza il conforto di documenti, il quadro è attribuito con sicurezza a Robert De Longe (cfr. F. Arisi, Il Museo Civico di Piacenza, Piacenza 1974, pp. 19-20), artista originario di Bruxelles che viene in Italia verso il 1675, probabilmente a scopo di studio e, dopo il 1680, si stabilisce definitivamente a Piacenza dove muore nel 1709. Anche tale dipinto mostra una pittura legata soprattutto all'ambiente bolognese, che predilige la figura (trattata con maggior vigore nei dipinti ad olio che negli affreschi) e che oscilla tra la maniera del Reni e del Guercino, ma che ben conosce le tele del Lanfranco allora numerose a Piacenza. La composizione semplice che coglie esclusivamente il volo celeste della Vergine si differenzia dalle più complesse rappresentazioni di Annibale Carracci nel medesimo soggetto nelle quali gioca un ruolo essenziale lo stupore umano di fronte alla visione ed al ritrovamento del sepolcro vuoto (del Carracci si veda ad esempio l ' "Assunzione", Roma, Chiesa di S. Maria del Popolo e quella di Bologna, Pinacoteca Nazionale). La resa delle vesti e la posa più dimessa della Vergine sono più vicine alle raffigurazioni di Maratta
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800160978
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1990
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0