altare di Schiavi Giuseppe Antonio (sec. XVIII)

altare, 1737 - 1744

L'altare poggia su due gradini di marmo giallo; nella mensa in granata, un' apertura ovale lascia intravedere un sarcofago il cui cartiglio dorato reca l'iscrizione S. VITALIS M. Il tabernacolo è ad edicola con sportello dorato e decorazioni a volute in marmo bianco ai lati. Affiancano la mensa due pilastri in marmo bianco con riquadri granata, al centro dei quali sono due stemmi gialli ad altorilievo con scudo e gigli incrociati e cappello cardinalizio al di sopra, con nastri pendenti. Due grandi colonne con capitello corinzio bianco sostengono una trabeazione con dentelli e timpano curvo spezzato; ai lati sono due angeli volanti in marmo bianco di ottima fattura. La parte centrale del timpano è triangolare con riquadro rosso, al centro del quale sono tre teste di cherubi ad altorilievo in diversi atteggiamenti tra raggi dorati. Al di sopra del timpano due angioletti a tutto tondo volgono lo sguardo all'ovale a cornice dorata e raggi esterni, contenente l' iscrizione IHS sul fondo blu scuro

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Schiavi Giuseppe Antonio (1686/ 1758): disegnatore
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare risulta all'Archivio di Stato di Parma in un carteggio dal titolo "Progetto intorno alla creazione della cappella et altare di S. Ignazio nella nuova chiesa di S. Rocco di Parma", nella quale si ravvisa che si deve costruire la cappella e l'altare o di S. Ignazio o di S. Francesco Saverio per eseguire i voleri di Monsignor Giandemaria del cui lascito "in 4818 genovesine il collegio ne matura i frutti dal 1681". E' visibile la copia della ricevuta del denaro del P. Carlo Ghiringhelli in cui è espresso il desiderio del Vescovo. Il disegno è di Giuseppe Antonio Schiavi che da Verona nel 1746 manda il disegno dell'altare. In una lettera posteriore dichiara di aver eseguito "l'arme in giallo di Torri" e di averne fatto un abbozzo semplificato perchè lavorare il materiale "non è così facile". La data 1746, come quella della costruzione dell'altare, è avvallata dalla copia del memoriale, presentato a Sua Altezza Reale dal Rettore di San Rocco per il capitale da usare nell'erezione di un altare a S. Ignazio come legato del Vescovo di Piacenza Giandemaria. Una annotazione del 1737 mostra la disposizione dei due altari di S. Ignazio e San Francesco Saverio a lato dell'altare maggiore. In una lettera del 1757 (8 settembre) Giuseppe Antonio, Prospero, Francesco Schiavi, in risposta al rettore di San Rocco Ercole M. Bandini, espongono il loro prezzo. Antonio Bettoli fu il capomastro che ne mise in opera i marmi e Antonio Palamidesi ne dorò i raggi. Il Bertoluzzi lo cataloga come "passabilmente architettato"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800157476
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul sarcofago - S. VITALIS. M - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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