motivi decorativi floreali, uccelli, angeli, colomba dello spirito santo

decorazione pittorica, (?) 1812 - (?) 1825

Il Refettorio delle Madri è un vasto ambiente rettangolare voltato e interamente affrescato. Sul soffitto, al centro di una decorazione a lacunari è una finta apertura ovale con cornice ad ovoli. L'effetto trompe-l'oeil mostra una balconata fiorita e il cielo dove si libra la colomba dello Spirito Santo. Agli angoli dell'ovale clipei doppi con raffigurate testine di putti e tralci vegetali a finto stucco. Alle estremità la volta si dispiega in un motivo ad ombrello bianco e azzurro decorato con candelabri laterali, angeli centrali in vesti rosa e verdi, e con ghirlande sotto le quali sono affrescati uccelli variopinti. Le pareti dipinte a riquadri sono separate dalla volta con un fregio a dentelli, sotto il quale figure simboliche a chiaroscuro (vasi, corone, urne) s'alternano a monete romane color verde e bronzo dorato incorniciate da un motivo a palmette

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Parmense
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il refettorio, costruito durante la prima fabbrica del collegio e ubicato nella parte più antica di esso è ricordato nei libri della Cronaca interna dell'Istituto. Da essi s'apprende che nell'anno 1783 le sorelle novizie lo fecero "pitturare" per la spesa di sette zecchini (Cronaca dell'Istituto, Libro C, p. 55. Le tavole che attualmente si trovano nel Refettorio risalgono probabilmente allo stesso periodo). La "pittura" di cui si parla non deve certamente riferirsi alla realizzazione dell'intero ciclo decorativo essendo la spesa troppo bassa per l'equipe degli esecutori e il periodo troppo limitato. A tal senso invece s'ipotizza si riferisca la notizia riportata a p. 98 dello stesso Libro C da cui si apprende che le sorelle novizie nel 1812 fecero "pitturare" il Refettorio e che nel 1825 la "pittura" era finita. A tale epoca occorre dunque fare risalire l'intero ciclo di affreschi, opera di uno o più artisti di ambito locale (all'ambiente parmense richiamano alcuni moduli stilistici come la partizione ad ombrello, i vasi, i medaglioni della volta) che sono attivi nell'Istituto in questo periodo. Alcuni elementi (vedi iscrizione "non in solo pane vivit homo") rimandano piuttosto ad ambiente "artigiano" che conosce tuttavia le opere degli artisti di corte. Anche se nessuna ipotesi è possibile avanzare sugli esecutori dal momento che l'Istituto non ebbe Economato Comune e quindi non ebbe Libri Mastri fino all'anno 1899 (riforma Madre Zileri), non vanno sottovalutate le numerose e stringenti connessioni stilistiche con la decorazione della volta e dei fregi della Cappella Maggiore terminata nel 1821
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800151652
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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