piatto da parata di Marchesi Giuseppe (sec. XVII)

piatto da parata 1695 - 1695

Nel cavetto si dispongono, intorno ad un rosone centrale a doppia corona fogliare d'alloro e d'acanto, grandi cartigli ovati includenti figurazioni allegoriche della quattro stagioni: un putto seminudo ora si scalda le mani al fuoco di un braciere, ora raccoglie fiori di cui è anche incoronato, ora reca in mano falce e fascio di spighe, ora grappoli d'uva addossato ad una botte. Tra gli ovati è un rigoglio di elementi decorativi, a volute e valve, e di trofei vegetali, ove spiccano carnosi frutti (pere, melograni), che invadono anche parte della tesa, profilata da un giro di rilevate foglie d'acanto. Al centro del rosone è inciso a bulino l'emblema araldico del Vescovo Olgiati

  • OGGETTO piatto da parata
  • MATERIA E TECNICA argento/ traforo/ sbalzo/ stampaggio/ doratura/ cesellatura/ bulinatura
  • ATTRIBUZIONI Marchesi Giuseppe (notizie 1678-1695)
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1736 alla morte di Giuseppe Olgiati, Vescovo di Parma dal 1694 al 1711, si apre un contenzioso tra i suoi eredi e la Fabbrica della Cattedrale nella persona del suo Presidente Conte e Canonico Francesco Del Becco: questi, in una serie di lettere inviate al nipote del vescovo, il Marchese Isidoro Olgiati, rivendicava alla Cattedrale, in nome di un'antica disposizione pontificia del 1567, la proprietà dei sacri arredi fatti realizzare o comunque acquisiti da Giuseppe Olgiati durante l'esercizio della sua funzione presso la sede parmense, arredi che egli aveva condotto con sè al momento del suo trasferimento a Como nel 1711. La corrispondenza, assai fitta e sempre pacata nei toni, prosegue fino al 29 dicembre del 1738, allorchè gli eredi concedono quale unico risarcimento "un bacile d'argento.... in contrassegno, benchè tenue, della divota estimazione che il Prelato nudriva per codesta inclita chiesa", non potendo più individuare né recuperare gli altri arredi parmensi (almeno questo è quanto dichiarato). La donazione e la presa in carico del bacile è puntualmente registrata a partire dall'inventario datato 1729, ma corredato di aggiornamenti successivi.Il risarcimento fu forse davvero esiguo, ma riportò a Parma un pezzo di notevole qualità, certamente realizzato in ambito locale data la presenza di un raro bollo di certificazione territoriale nonchè di garanzia delle bontà del metallo. Si tratta del torello rampante, verosimilmente da identificarsi con quel marchio di controllo, riproducente l'arme civica, imposto da Ranuccio II Farnese nel 1671 allo scopo di regolamentare l'artigianato orafo locale, ancora privo di una sistematica normativa di verifica ( cfr. Mordacci 1997, pp.XVII-XVIII; Cattani-Colla 2000, p.47; idem 2004, p.366 ). L'antico marchio è stato a tuttoggi raramente riscontrato, considerata la scarsità di pezzi tardoseicenteschi conservati come pure la frequente inossorvanza delle prescrizioni ducali da parte delle botteghe orafe. Assodata pertanto l'esecuzione del piatto in ambito parmense, è possibile proporre anche un'attendibile attribuzione: nel 1695 l'orafo Giuseppe Marchesi riceveva un cospicuo pagamento di lire 7860 per argenterie donate dal Comune al Vecovo Olgiati (cfr. Scarabelli Zunti E., Documenti e Memorie..., v.VI, 1651-1700, Ms. fine sec. XIX, c. 176r).E' molto probabile che in questo donativo, sicuramente da collocarsi subito a ridosso dell'insediamento di Olgiati nella sede parmense, facesse parte anche il bacile, il quale rivela un'orafo di notevole levatura, abile nella definizione naturalistica dell'ornato vegetale come nell'equilibrata impaginazione che ben armonizza decori e scene figurate; queste ultime in particolare, che ripropongono una tematica ricorrente fin dal XVI secolo in tal genere di arredi, manifestano una padronanza del disegno e una morbidezza nel trattamento della materia davvero notevoli, ma anche una freschezza inventiva apprezzabile specie nelle scene dell'Inverno e della Primavera
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800148818
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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