lampada pensile - ambito parmense (inizio sec. XVIII)

lampada pensile, post 1706 - 1710

Coppa sagomata lavorata a traforo con un gioco di volute fitomorfe, che nella fascia centrale bombata includono tre ovati con la raffigurazione rispettivamente di S.Bernardo benedicente in abiti vescovili, S.Agata con palma e seni sul piatto e l'arme gentilizia della famiglia Tarasconi; manici a volute concave-convesse arricchite da carnose foglie d'acanto; teminazione inferiore a sfera con anello; piattello di raccordo delle catene a doppia bombatura segnato ancora da volute e foglie d'acanto a sbalzo poco rilevato e cesello

  • OGGETTO lampada pensile
  • MATERIA E TECNICA argento/ traforo/ sbalzo/ stampaggio/ doratura/ cesellatura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Parmense
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lampada venne realizzata dopo il 1706, anno di morte del Conte e Canonico Bartolomeo Tarasconi, il quale, con testamento rogato nel 1703, aveva disposto tre legati in favore del Capitolo, uno dei quali prevedeva il lascito all'altare di S.Agata e S.Bernardo di due sottocoppe e altrettanti candelieri d'argento "acciò si facesse una lampana che servisse per l'uno e per l'altro altare", con la proibizione di utilizzarla diversamente, pena la requisizione dell'oggetto da parte degli esecutori testamentari. Si tratta ad evidenza della lampada in esame, che ricorda negli scudetti sia la destinazione che la committenza (lo stemma è infatti quello della famiglia Tarasconi, quale è riportato da Scarabelli Zunti nel suo Blasone Parmense v.III, ms.fine XIX sec., p.85, mentre le lettere della corona si riferiscono al donatore). Si tratta di un bel lavoro in cui il consueto repertorio barocco a naturalistiche volute fitomorfe si alleggerisce, disponendosi su forme divenute più dinamiche ed eleganti, coerentemente con la datazione al primo Settecento indicata dai documenti. Notevole la qualità dell' esecuzione, anche nella resa delle figure, da riferirsi presumibilmente ad un artefice locale, anche se non si può escludere che il Duomo, come spesso accadeva in questi anni, possa essersi rivolto ad una bottega milanese. In una nota spese del 1815, conservata tra i mandati di pagamento, si registra un intervento di ripristino della lampada da parte dell'argentiere Luigi Vernazzi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800148755
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI nella corona al di sopra dell'arme gentilizia - C. C. B. T - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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