Frontespizio. edicola con iscrizione

matrice,

Lastra in rame incisa raffigurante una edicola architettonica con decorazioni a volute, mascheroni e carouches con imponente stemma (quello della famiglia dei Medici) sovrastato da una corona e accompganato da foglie di palma e nastri. All'interno dell'impianto architettonico, quasi si trattasse di una lapide o di un frontespizio di un libro, una scritta dedicatoria

  • OGGETTO matrice
  • MATERIA E TECNICA rame/ incisione/ laminazione
  • ATTRIBUZIONI Giovannini Giacomo Maria (1667/ 1717)
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra fa parte di una serie di stampe (cfr. schede nn. 810-811-812-813-814-815-816-817-818-819-820-821-822 sempre relative alle matrici) che hanno per soggetto gli affreschi realizzati dal Correggio sulla cupola e sui pennacchi della chiesa benedettina di S. Giovanni Evangelista a Parma, incise nel 1700 per la famiglia Medici, dal bolognese Giacomo Maria Giovannini, artista che tra la fine del '600 e l'inizio del '700 soggiornò presso la corte farnesiana. Nel frontespizio "di buona architettura" (Allodi 1854-1856, I, p. 377), sotto lo stemma mediceo, si legge la dedica del committente, il Conte Canonico Aurelio Colla (per il Colla, morto improvvisamente il 4 gennaio 1704 all'età di ventisette anni e sepolto nella chiesa dei Teatini, si vedano Allodi II, p. 377 e Lasagni 1999, I, "ad vocem", p. 110) a Ferdinando III Granduca di Toscana. Sia il Pungileoni (Memorie istoriche di Antonio Allegri detto il Correggio, Parma 1817-1821, III, pp. 99-100) che successivamente l'Allodi, ricordano come nel lascito del vescovo Marazzani fossero presenti "14 incisioni in rame, due delle quali sono più grandi, di Giacomo Giovanni bolognese per che ne fosse ornata la stanza in cui si raduna il Capitolo, avvertendo li signori canonici pro tempore e non permetterne la stampa, acciò non venghino a perdere con essa la memoria e dell'autore e del donatore" (Allodi 1854-1856, II, p. 377): accanto alle dodici lastre con le riproduzioni degli affreschi della cupola di S.Giovanni se ne conservano infatti ancor oggi altre due, raffiguranti rispettivamente "La Madonna di S. Giorgio" (scheda n. 821) e "La Madonna di S.Girolamo" (scheda n. 822), le cui dimensioni sono leggermente maggiori come puntualmente annotava le Scarabelli (vedi scheda n. 821) a margine dell'Allodi (II, p. 377, nota 1, ed. presso Sopr. di Parma e Piacenza), il quale parlava di quelle lastre come di "rami...di buona freschezza e come nuovi": qualche anno prima, infatti, con un'ordinanza del 18 agosto 1807 esse erano state ripulite e proprio in quell'occasione vennero "tirate" alcune prove da distribuire ai canonici ( per ulteriori notizie sullo stile grafico delle stampe del Giovannini si veda M.Mussini, Correggio tradotto, Milano 1995, pp. 119-121; p. 193 e p. 480). Si vedano anche le schede nn. 810-811-812-813-814-815-816-817-818-819-820-821-822 e si cfr. le lastre con gli acquerelli ottocenteschi (sempre tratta da affreschi di S. Giovanni Evangelista) di Giuseppe Magnani, Paolo Toschi e Carlo Raimondi (in Galleria Nazionale di Parma. L'Otto e il Novecento, Milano 2001, pp. 50-53)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800148697
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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