stalli del coro di Zucchi Marcantonio, Testa Gianfrancesco, Testa Pasquale (sec. XVI)
Il coro è costituito da due ordini di stalli; quello superiore ne comprende 40 più uno centrale, mentre quello inferiore ne comprende 28. Al di sopra degli stalli dell'ordine superiore si osserva un ricco fastigio ornato a foglie, volute, conchiglie e aragoste. Il capocielo è architravato e presenta motivi intarsiati sia nell'archivolto che nella lunetta, dove compaiono strumenti musicali, oggetti per il culto, spartiti e frutta. Gli stalli sono intervallati da lesene decorate sormontate da un capitello, dalle quali si sviluppa un ricco ornamento dove si mescolano motivi animali e vegetali. I postergali dell'ordine maggiore presentano, al livello superiore, strutture architettoniche; al livello inferiore strumenti musicali, oggetti di lavoro, frutta. I motivi decorativi di questi ultimi sono ripresi anche nei postregali dell'ordine minore di stalli
- OGGETTO stalli del coro
-
MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ intarsio
-
ATTRIBUZIONI
Zucchi Marcantonio (1469/ 1531)
Testa Gianfrancesco (1506/ 1590)
Testa Pasquale (1524/ 1587)
- LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il coro fu realizzato completamente in un arco di tempo che va dal 1515 al 1538. Il 25 novembre 1512, con rogito di Benedetto Dal Bono, si affida l'incarico a M. Zucchi, noto anche come architetto e ingegnere, per la realizzazione del coro entro sei anni dal contratto. In realtà alla morte dell'artista, avvenuta nel 1531, il coro era ancora incompiuto. In una stima seguita alla sua morte risulta che lo Zucchi ebbe come aiuto Matteo Fabi e "Mastro Biagio, intagliatore veneziano"; il 7 agosto 1532, con rogito di Nicolò Clermondi, il completamento dei lavori fu affidato ai fratelli Gianfrancesco e Pasquale Testa, che dovevano ultimare sei stalli. L'opera fu completata nel 1538, come risulta dall'incisione apposta sopra lo scanno centrale. Il nome dei fratelli Testa ricorre anche in una serie di documenti datati 1587-88, dove risultano effettuati ultreriori pagamenti relativi probabilmente ai lavori per l'ampliamento dell'abside. In seguito ad essi infatti il coro fu ampliato ulteriormente con l'aggiunta di altri sei stalli da P. Testa. Per quanto riguarda le tarsie, esse si inseriscono perfettamente nella tradizione 400/ 500esca di questo genere artistico che ha a Parma esempi analoghi nell'opera di Cristoforo da Lendinara (Coro della Cattedrale) e Luchino Bianchino (Coro ora nell'Oratorio dei Rossi). Il coro dello Zucchi appartiene comunque ad una fase tarda dello sviluppo del genere in cui l'aspetto fantastico-immaginativo, nonostante i forti richiami al quotidiano, risulta prevalente sulla veduta dal vero, nella precisione della geometria astratta (da L. Fornari Schianchi 1979)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800145039
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sopra lo stallo centrale - 1538 - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0