altare maggiore, 1740 - 1760

L'altare mostra ai lati ampie volute con accoppiate paraste che sostengono i tre ripiani con cornici a più risalti dorati e motivi a finto marmo nei fondi (tonalità verdi). Al centro un semplice tabernacolo (vedere apposita scheda). La mensa è sorretta da due coppie di colonnine che inquadrano un tondo sottostante che reca le iniziali IHS sormontate da piccola croce bianca

  • OGGETTO altare maggiore
  • AMBITO CULTURALE Ambito Parmense
  • LOCALIZZAZIONE Corniglio (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Lo stato conservativo dell'altare è buono, sono presenti solo alcune cadute di colore, la più evidente delle quali è sulla voluta estrema a destra (molto evidente nella fotografia).L'altare, di buona qualità esecutiva, rimanda a coevi esempi settecenteschi sparsi in numerose chiese dell'intera Val Parma. Esso viene citato in varie occasioni documentarie, alcune già edite altre inedite fino alla ricerca eseguita per questa occasione editoriale presso Archivio Vescovile di Parma, a partire dalla nota stesa in occasione della visita pastorale Pettorelli (1762-63 p. 64), dove viene definito come "ornato". Nella visita pastorale del vescovo Crescini (1829) invece si fa riferimento a un altare maggiore in legno del 1637: evidentemente si tratta del precedente manufatto poiché l'oggetto che si sta analizzando, nonostante la ricoloritura, non sembra essere così antico. Anche se purtroppo non sono state rintracciate pezze documentarie a supporto di ciò si è più portati a credere che all'epoca di questa visita pastorale l'altare fosse già nella chiesa e che successivamente, per la scomparsa non documentabile al momento di quello maggiore, esso sia stato "promosso". L'altare maggiore è anche citato nell'Inventario della Roba mobili e immobili della Chiesa Parrocchiale di S. Michele Arcangelo di Petrignacola", steso da don Domenico Rabaglia il 4 luglio 1815 (n. 18, pag. 1, Archivio Vescovile Parma).Dal punto di vista stilistico è evidente una accentuata semplificazione decorativa e una linearità esecutiva che ne rafforza i caratteri di monumentalità. L'insieme è comunque di buon gusto e denota una qualche attenzione esecutiva particolarmente controllata. L'opera è citata, venendo ai testi librari, da E. Dall'Olio (1960, pag.247) dove è definito "scolpito in buona fattura". E ancora lo stesso don Dall'Olio nel medesimo volume dedicato a Corniglio accenna all'altare "in legno scolpito di buona fattura" (1960, pag. 247). Altre brevi citazioni sono presenti in un testo dello stesso autore del 1975 (pagg. 156 e 158) e naturalmente nella guida dell'arte parmense stesa da Cirillo e Godi (1986, pag. 208)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800143495-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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