storie della vita della Madonna

dipinto,

La volta, riccamente decorata, è divisa in quattro vele da costoloni impreziositi da greche a torciglione intervallate da mascheroni su cui poggiano (alla sommità) quattro putti rappresentati in diverse posizioni. I quattro spicchi, centralmente aperti su trapezi di cielo, risultano a loro volta sfarzosamente istoriati da un'ampia fascia che imita i bassorilievi antichi: lungo tutta la parte perimetrale si sussegue una teoria di puttini intenti a giocare, interrotta nei pennacchi da ovati, semicoperti da stoffe e retti da figure allegoriche, contenenti "Fatti della Vita della Vergine" ("Incontro di Anna e Gioacchino"; "La nascita di Maria"; "Maria presentata al Tempio"; "Sposalizio della Vergine con Giuseppe"), intervallati ad altri con immagini di Santi e, nella parte centrale, da riquadri entro cartouche con figure di Profeti accompagnati da angioletti. Le bande laterali che costeggiano i costoloni sono occupate da decorazioni a grottesche che lasciano spazio a medaglioni ellittici, monocromi, con cornici vegetali che simulano nicchie, all'interno delle quali si riconoscono silhouettes di Santi. Chiude il tutto, nella zona centrale, una ghirlanda di fiori, frutta e foglie; in mezzo si apre un occhio di cielo da cui fanno capolino altri angioletti

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Bresciani Antonio (1720/ 1817)
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Presso l'Archivio di Stato di Parma si conserva la documentazione relativa agli affreschi eseguiti dall'Anselmi: dopo una prima convezione datata 21 novembre 1522 (con rogito di Galeazzo Piazza), ne segue una seconda del 14 febbraio 1548 (rogito di Benedetto del Bono), assai interessante perché proprio in quell'anno l'Anselmi incominciò di fatto il lavoro ed i fabbriceri gli richiedevano con insistenza che la crociera fosse espressamente sul gusto di quella dipinta dell'artista in S. Giovanni, ma pure "più bella e vaga". L'Anselmi prometteva, all'epoca, di eseguire anche "la nicchia del Popolo e le due volte della nave centrale", volte che, secondo un precedente rogito del 10 dicembre 1522, sarebbero dovute spettare all'Araldi (artista che però mai le aveva di fatto cominciate), per il prezzo di 200 ducati d'oro, chiedendo quattro anni per l'intera esecuzione. Pur avendo ricevuto già il 21 dicembre 1522 una caparra di 25 scudi d'oro, l'Anselmi dipinse in seguito questa sola crociera del transetto e per la "nicchia" la tela rappresentante "La Madonna col Bambino ed angeli fra i Santi Sebastiano e Rocco", ora in Galleria (vedi scheda relativa a cura di P. Sivieri, in Galleria Nazionale di Parma. IL Cinquecento, Milano 1998, p. 49), mentre le due absidi verranno poi dipinte rispettivamente dal Samacchini (scheda n. 593, ma cfr. anche scheda n. 576 relativa al catino della Cappella dell'Assunta) e da Pomponio Allegri (transetto destro, scheda n. 656). La volta come oggi la vediamo è il risultato del lavoro meticoloso e paziente del pennello di Antonio Bresciani, pittore piacentino, successivamente autore del quadro con la "Caduta di S. Paolo" (scheda n. 655, tela che sostituì proprio quella dell'Anselmi), che fu incaricato nel 1768, secondo il Donati (1824, p. 22) o secondo altri nel 1769 (Allodi 1854-1856, II, p. 389), viste le pietose condizioni del precedente affresco dell'Anselmi, minacciato dall'umidità, di ricopiare, in piccolo e ad olio su tela, e di riaffrescare l'intera volta così com'era. Il Bresciani, che per tale lavoro ricevette 2.395 £. ordinarie di Parma, pur attenendosi fedelmente alla precedente impaginazione, sostituì alle quattro storie di Adamo, quattro Profeti, come ricorda il Baistrocchi (c. 227), valendosi, come appunta il Donati (1824, p. 22), nella quadratura del Capo Mastro Cristoforo Bettoli e negli ornati di Antonio Ghidetti. Il risultato dell'attuale volta è di un sorprendente effetto visivo che, pur parafrasando alla lettera la pittura cinquecentesca dell' Anselmi, tradisce nei fregi all'antica e nella leggerezza dei particolari vegetali, il gusto del '700. Oltre alle voci in bibliografia segnaliamo anche: Cataloghi dei quadri, Ms. del Museo di Parma (alla data 30 marzo 1768); Contratti per le pitture del duomo (copie autentiche presso Biblioteca dell'Archivio di Stato di Parma)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142579
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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