Possenti colonne tortili, lungo il cui fusto si insinuano tralci di vite, con capitelli di stile composito e plinti decorati da bassorilievi (simboli dell'agnello e del pellicano) sorreggono il baldacchino costituito da una ricca cupola a motivi vegetali su cui siedono putti che reggono ghirlande di viti, mentre, alla sommità, altri due angioletti, uno in ginocchio (a sinistra) ed uno in piedi (a destra), oltre ad impugnare rami di palma, sostengono la croce

  • OGGETTO baldacchino
  • ATTRIBUZIONI Ghidetti Gaetano (1723/ 1793): disegnatore
    Boudard Jean Baptiste (1710/ 1768): esecutore dei due angioletti
    Bernardi Gherardo Detto Gherardi Bernardo (notizie 1760-1782)
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In un veloce inciso (non colto dal Testi 1934, p. 102) Bertoluzzi nella sua "Nuovissima guida di Parma", a proposito del ciborio presente nell'abside principale del duomo (v. scheda n. 637), per dovere di cronaca, non tralasciava di descrivere questa opprimente struttura, "mastino accessorio a colonne torse messovi davanti nel declinare del XVIII secolo" (1830, p. 74) che, nel complesso, riprendeva la macchina compositiva dell'opera vaticana di Bernini, in evidente stridore con l'appena perecepibile"ciborio di marmo statuario indorato" (Bertoluzzi 1830, p. 74) di fine XV secolo. Dello stesso avviso lo Scarabelli: in una nota a margine proprio a Bertoluzzi (ed. 1830, pp. 74-76; presso Sopr. di Parma e Piacenza), lo studioso parmigiano, in netto disaccordo con gli elogi fatti dall'Allodi (1854-1856, I, pp. 142-143), ricordava che lo "sgrabato" accessorio per cui si erano sciupate 14.600 £. parmigiane era stato realizzato nel 1766 dal falegname intagliatore Bernardo Gherardi (ma si veda "Bernardi Gherardo", in Lasagni 1999, v. I, p. 412) "colla doratura di certo Camuti" (forse proprio quel Francesco Camuti, intagliatore e doratore, ricordato anche in Lasagni 1999, v. I, p. 836), su disegno dell'architetto Antonio Ghidetti (ma vedi la voce "Ghidetti Gaetano Pietro Francesco", Lasagni 1999, v. II, pp. 963-964) a spese comuni della Congregazione della Fabbrica e della Compagnia del Santissimo presieduta allora dal Conte Canonico Bernardo Sacco (Allodi 1854-1856, II, pp. 387-388) ed inaugurato durante la solennità del Corpus Domini (27 maggio) di quell'anno. Sempre Scarabelli faceva presente all'attento lettore della guida di Bertoluzzi che, nella Cronaca Sgavetti, si aggiungeva il particolare, poi nel tempo perduto, che gli angeli erano stati scolpiti da G.B.Boudard (in Bertoluzzi 1830, p.74; ed. custodita presso Sopr. di Parma e Piacenza)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142577
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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