urna - bottega parmense (seconda metà sec. XII, sec. XIV)

urna,

Si trova sotto la mensa dell'altare maggiore: è decorata sui lati brevi con rilievi figurati e su quelli lunghi con paraste scolpite ad onde o nastri piegati a "zig zag" che dividono gli soazi con inserite le figure degli Apostoli. Sul fianco sinistro è rappresentato Cristo in mandorla benedicente tra i simboli degli Evangelisti; su quello destro si riconoscono invece i Santi Abdon e Sennen tra leoni. Nei riquadri, oltre agli Apostoli, è raffigurata anche la scena della decapitazione dei due Santi. Gli Apostoli, scolpiti in biancone ed inseriti successivamente, sono, dalla sinistra della scena del martirio: Bartolomeo, Tommaso, Paolo, Giacomo; sull'altro lato: Simone, Giuda, Filippo, Giacomo, Andrea, Pietro, tutti con un rotolo o un libro con inciso il nome

  • OGGETTO urna
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara/ intaglio
    marmo rosso di Verona/ intaglio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Parmense
  • LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Si hanno in totale nove statue di Apostoli (anche se S. Paolo non sarebbe proprio del gruppo) più una decima, quella di S. Bartolomeo, aggiunta in seguito; mancano Giovanni, Matteo (presenti come simboli accanto al Cristo) e Taddeo. L'altare maggiore attuale è quello della chiesa cistercense di S. Martino dei Bocci, in cattedrale dal 1812; quello precedente era stato consacrato nel 1584 e nel 1566 si sa che il Bedoli rifece la scalinata attuale modificando il coro ed il transetto: parrebbe comunque che l'arca non avesse subito sostanziali mutamenti di posizione. Il Testi ritiene che l'arca sia quella del primitivo altare maggiore del primo duomo di Parma (non quello del 920 e nemmeno della successiva ricostruzione, bruciato anch'esso nel 1058, ma quello di Cadalo). Riguardo al S. Bartolomeo, il Testi ritiene che sia stato sostituito a causa di una rottura del precedente, dovuta al terremoto del 1117, portando come giustificazione, la robustezza delle statue, che non avrebbero potuto rompersi per un urto comune. Il Quintavalle, invece, e con lui molti altri, ritiene l'arca posteriore: egli vede nell'opera i riflessi della "cultura provenzale e la lingua divulgata dai maestri campionesi". Contrariamente al Testi poi, lo stesso studioso data il S. Bartolomeo al tardo sec. XIV (a differenza del Testi che lo reputava realizzato attorno al 1150). Oltre alla bibliografia citata si consiglia la lettura di: Testi L., La cattedrale di Parma nelle tre arti, Parma 1906, p. 30 col. I; Capelli E., L'arca veronese nel Duomo di Parma, in Rassegna d'arte, Milano 1909, anno IX, dicembre, pp. 206-208; Conant S. K. J., Carolingian and Romanesque Architecture; Quintavalle A. C., Tesori d'arte cristiana, 1966, p. 22; Ragghianti C. L., L'arte in Italia, v. III, 1969; Buselli F., S. Andrea apostolo duomo a Carrara, Genova 1972; Schumann R., Authority and the Comune Parma, Parma 1973, pp. 833-1133
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142550
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 1974
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sui rotoli e sui libri - THO/ MAS PAU/LUS IACOBUS SI/ MON IUDAS PHILIPPUS IACOBUS AN/ DRE/ AS PETRUS - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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