Sibille, Profeti e Santi
dipinto,
Samacchini Orazio (1532/ 1577)
1532/ 1577
Le quattro vele recano ad ogni angolo laterale una figura di Sibilla o Profeta con un putto a fianco; sopra, entro cornici oblunghe, figure di Santi. In ogni vela è un trapezio isoscele simulante un'apertura su di un cielo nuvoloso. Il centro della crociera è occupato da un verziere rotondo culminante in una balconata pure rotonda. I costoloni della volta sono scanditi da motivi geometrici a cerchi concatenati, con inseriti due mascheroni ciascuno: qui, su quattro mascheroni verso il centro, poggiano altrettante figure nude con funzioni di cariatidi, reggenti il fulcro della crociera, rappresentato da un rosone dorato
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Samacchini Orazio (1532/ 1577)
- LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Base per l'attribuzione è il contratto stesso dell'artista con la Fabbrica. Gli scrittori parmigiani assegnano, in generale, i dipinti all'anno 1574, ma la convenzione è del 3 agosto 1570: "per dipingere la volta della crociera verso settentrione d'essa chiesa e le due nicchiette delle due cappelle di detta crociera (cfr. schede nn. 576 e 593).... che detto pittore sia obbligato dar finita tutta la detta opera fra il termine di due anni prossimi a venire cominciando a questo presente dì terzo d'agosto 1570". L'opera fu dunque iniziata poco dopo quella data e compiuta verso la fine del 1576 perché il 13 gennaio dell'anno seguente appare già finita. I pagamenti peraltro si protrassero fino al 23 maggio 1577, giorno in cui il Samacchini ebbe il saldo. La crociera ha però una storia precedente: il 21 novembre 1522 i Fabbriceri fecero un accordo con Francesco Mazzola detto il Parmigianino, il quale si obbligò ad affrescare la Cappella delle Donne e la crociera fino alla cupola per 145 ducati d'oro. Nello stesso giorno dell'anno precedente 1521, con rogito del notaio Piazza, Francesco Maria Rondani si era obbligato a dipingere, per 120 ducati d'oro, la volta e la nicchia dell'altare detto del Ferro e, l'anno successivo, la crociera della Scala (Ms. 1599, c. 169r.), come risulta dalle note del manoscritto Libro R.C. Parma X. 1555 a tutto il 1566, carta 53v., esistente nell'Archivio della Fabbrica, cominciò il lavoro anche il Bedoli: "1557, 21 dicembre, pagate al suddetto Mazzola scudi 15 d'oro, conto della pittura della crociera superiore verso settentrione". Non si sa per quale ragione né il Parmigianino, né il Rondani, né il Bedoli compissero l'opera e nemmeno per quale motivo, tredici anni dopo, la commissione passerà al Samacchini
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142494
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0