quattro evangelisti
dipinto,
Magnani Girolamo (1815/ 1889)
1815/ 1889
Volta a crociera con costoloni, decorati a motivi geometrici, che si incontrano al centro in un piccolo medaglione dorato rappresentante l' "Agnus Dei". Le quattro vele, in fondo blu, delineate da ampie fasce fantasiosamente arricchite da elementi ornamentali, racchiudono al loro interno, in ovati, i busti dei quattro evangelisti
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Magnani Girolamo (1815/ 1889)
- LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'antica cappella Cantelli, dedicata a S. Martino, costruita come ricordano le fonti ed una lapide in essa custodita (datata 10 giugno 1285) per volontà di Bartolomeo Cantelli, conservava (prima del riassetto avvenuto nell' '800) alcune immagini di Santi in gesso dorato che il Vescovo Castelli nel 1578 reputava bisognose di restauro oltre alla tavola con la "Visitazione", oggi nella Cappella Bernieri (scheda n. 474) . L'altare sembra comunque non aver mai avuto alcun quadro. Tuttavia il Donati ricordava anche un dipinto con "Gesù nell'orto e gli apostoli dormienti e nel fondo un santo vescovo" (1824, p. 21; secondo le note a margine dello Scarabelli nell'edizione custodita presso lo Soprintendenza di Parma il Santo vescovo era S. Martino Papa titolare, in passato, della Cappella), del quale si ignorava l'autore. Il Bertoluzzi, invece, (1830, p. 98) si soffermava a decantare l'elegante ornamento ad intagli e dorature, con finimento ad esso posteriore che racchiudeva il "Gesù nell'orto", "tavola dipinta nel 1506 il cui fare mazzolesco induceva ad assegnarlo a quella scuola" (come ricorda il Testi 1934, p. 56; Scarabelli invece del 1506, riporta il 1606). Le tracce di questo dipinto si persero esattamente nel 1881, quando Girolamo Magnani (allievo presso l'Accademia di Parma del Toschi, del Boccaccio e di Gicomo Giacopelli) fu incaricato di affrescare la cappella insieme al settantaquattrenne Giovanni Gaibazzi, esecutore dei busti di Santi nel sottarco (scheda n. 447). L'impronta pittorica, ancora fortemente accademica del Magnani, traspare nelle superfici squisitamente decorate con sfarzose e bizantineggianti greche dorate, che contraddistinguono la maniera della sua piena maturità. L'eclettismo pittorico del Magnani, artista pronto e capace di passare dalla professione di vero e proprio pittore a quella di decoratore, da quella di progettista di ornati a quella di restauratore, lo rese colpevole, agli occhi del Testi di essere un "pessimo stilista, autore dello scempio attuato all'antica cappella Cantelli" (p. 56)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142385
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0