decorazione pittorica di Biagetti Biagio (sec. XX)
Sulla parete centrale è rappresentato il Sacro Cuore di Gesù nella figura illuminata ed evanescente del Cristo, dalle braccia aperte nel gesto di mostrare i fori dei chiodi nelle mani da cui sgorga il sangue. Al di sopra del suo capo la Colomba dello Spirito Santo contornata da stelle luminose, simboli dei suoi doni e da un gruppo di angeli che lo adorano. Nella parte bassa, sotto la nube abitata da Gesù, altri due angeli in tunica e dalmatica diaconale che tengono tra le mani un cartiglio che allude all'amore di Dio per gli uomini, mentre nella penombra, nella parte centrale del riquadro, alcuni soldati si stringono fraternamente la mano. La scena è contornata da una cornice a motivi floreali e comprende anche due vetrate in stile neogotico su cui si arrampicano tralci stilizzati di passiflora intervallati da invocazioni tratte dalle litanie
- OGGETTO decorazione pittorica
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
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ATTRIBUZIONI
Biagetti Biagio (1877/ 1948): pittore
- LOCALIZZAZIONE Parma (PR)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Per iniziativa dell'Arcivescovo di Parma Guido Maria Conforti, la cappella Baiardi (vi si conservava un elegante altare eseguito su disegno dell'Albertolli nel 1783 e qui trasportato, per volere degli stessi Baiardi dalla chiesa di S. Pietro Martire, nella quale avevano una cappella ed una tela rappresentante "S. Maria Maddalena che ascende al cielo" ascritto al Mona dal bertoluzzi o al Mulinaretto dal Donati) venne dedicata ai parmigiani caduti nella prima guerra mondiale, col consenso del patrono conte Ing. Berengario Baiardi, che così ricordava l'unico figlio maschio Artaserse, morto proprio in quel frangente: l'approvazione del progetto avvenne il 19 maggio 1919. Ad istoriare le pareti della cappella si chiamò il pittore marchigiano Biagio Biagetti, discepolo dello Seitz ed impegnato in quegli anni proprio con il maestro nella decorazione della Basilica di Loreto. Il Biagetti, membro della Pontificia Accademia dei Virtuosi al Pantheon, direttore dal 1921 della Pinacoteca Vaticana, è soprattutto noto come scrittore d'arte (indicativi per la comprensione delle sue opere sono le sue memorie pubblicate nella rivista Arte Cristiana). La sua pittura, forse troppo eccessiva nella decorazione e satura di una manierata religiosità sembra ispirarsi alla tavolozza simbolica di Puvis de Chavannes. Un disegno piatto abbinato a colori pallidi conferiscono all'insieme un'intonazione del tutto cavalleresca: alla finezza quasi d'arazzo e da miniatura completa la volta, divisa in quattro vele da ampie modanature ed irrealmente pensata come un cielo punteggiato di stelle
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800142374
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Parma e Piacenza
- DATA DI COMPILAZIONE 1974
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2003
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0